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Il maltempo flagella il Giappone: decine di morti, esodo senza precedenti

Il numero delle vittime dovute alle forti piogge in Giappone ha toccato quota 76: ai 48 morti accertati, infatti, ormai vengono aggiunti altri 28 morti presunti.

Il bilancio, spiega il portavoce del governo giapponese Yoshihide Suga, potrebbe inasprirsi ulteriormente perché non si conosce la sorte di 92 persone nella zona meridionale della prefettura di Hiroshima. «Abbiamo ricevuto - ha detto - più di 100 segnalazioni di vittime». Impiegati 40 elicotteri in missione di salvataggio. «È una battaglia con il tempo» ha detto ai giornalisti il primo ministro, Shinzo Abe, sottolineando che «le squadre di soccorso stanno facendo il massimo».

L’Agenzia meteorologica del Giappone ha dichiarato che in una zona della prefettura di Kochi la pioggia ha raggiunto i 26,3 centimetri (10,4 pollici), il livello più alto da quando sono iniziate tali registrazioni nel 1976.

La veemenza delle precipitazioni ha prodotto smottamenti, frane e alluvioni su un vasto territorio, creando un bacino di acqua che ha travolto e distrutto oltre 500 abitazioni, sommerso migliaia di autovetture, e bloccato le principali vie di comunicazione, creando enormi problemi logistici alle aziende locali.

Le autorità hanno ordinato un’evacuazione senza precedenti: fino a 4,7 milioni di persone, mobilizzando 48mila uomini tra le Forze di autodifesa, la polizia e dei vigili del fuoco. Dalla sua residenza ufficiale, dove è stata allestita una unità di crisi, il premier Shinzo Abe ha esortato gli uomini del soccorso a «dare priorità al salvataggio delle vite umane, garantendo l'invio di squadre specializzate nel più breve tempo possibile».

L’area settentrionale del Kyushu è stata la più esposta alle perturbazioni, mentre la prefettura di Hiroshima guida la lista dei sinistri con 22 vittime. Gran parte delle zone già colpite dal terremoto del 18 giugno, nella regione del Kansai - tra cui le prefetture di Osaka, Kyoto e Hyogo, hanno riportato danni notevoli e ulteriori devastazioni.

Da parte sua l’Agenzia meteorologica nazionale (Jma) aveva emesso nei giorni scorsi regolari allarmi circa potenziali allagamenti e frane. Avvertimenti che anticipavano alla popolazione un alto livello di allerta senza tuttavia obbligare i residenti ad abbandonare le proprie case. Condizioni estreme di emergenza - dicono gli esperti - che si verificano una o due volte al massimo nell’arco di 50 anni. Si tratta della prima volta, inoltre, che la Jma lancia un allarme simultaneo in 8 prefetture, da quando il sistema è stato introdotto nel 2013. Per evitare il rischio di uno straripamento del fiume Katsura, nella prefettura di Kyoto, il ministero delle Infrastrutture ha deciso l’alleggerimento della diga di Hiyoshi, situata alle pendici della località Tannan.

Come se non bastasse il flagello della pioggia, ieri un sisma di magnitudo 6 ha colpito il Giappone orientale in serata, con epicentro nella prefettura di Chiba, molto vicina alla capitale Tokyo. Non è scattato l’allarme tsunami e non risultano esserci danni a persone o cose.

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