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Thailandia, ragazzi intrappolati nella grotta: l'allenatore chiede scusa ai genitori

L'allenatore di calcio intrappolato in una grotta con 12 ragazzi thailandesi si è scusato con i loro genitori nella primo lettera che lui e la squadra hanno inviato attraverso i sub che stanno facendo la spola tra la cava e la terra. "Voglio scusarmi con i genitori - scrive il tecnico 25enne -. In questo momento tutti i bambini stanno bene, i soccorritori si stanno prendendo cura di me e prometto che io mi prenderò cura dei bambini nel miglior modo possibile. Grazie - conclude - per tutto il supporto che ci state offrendo".

Anche i ragazzi hanno scritto alle famiglie, affermando di star bene pur sentendo la mancanza. I soccorritori, intanto, hanno deciso che non tenteranno immediatamente un'evacuazione subacquea perché i ragazzi non sono ancora in grado di affrontarla. La decisione potrebbe però cambiare se ricominciassero le forti piogge: in tal caso si tenterebbe di portare via subito i ragazzi.

"La situazione è peggiorata, bisogna fare in fretta", dicono alcune fonti. L'ossigeno nella cava è sempre di meno e potrebbe iniziare a piovere di nuovo. Svanita la speranza in un cunicolo a 200 metri da dove si trovano i ragazzi: non è stato possibile trivellare il terreno. Non resta che la strada delle gallerie, in parte allagate, della grotta. Si attende l'annuncio dell'avvio delle operazioni.

"Non sono ancora in grado di immergersi", ha detto il governatore della regione Chiang Rai. "Vogliamo meno rischi e il miglior piano possibile", ha aggiunto escludendo un imminente avvio dell'operazione di salvataggio, nonostante il pericolo di nuove piogge.

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