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Muore annegata la figlia di 19 mesi del campione di sci Bode Miller

Bode Miller

La morte che ha risparmiato più di una volta Bode Miller nella sua lunga e spericolata carriera continua a non avere pietà nei confronti dei suoi cari. Cinque anni dopo la scomparsa del fratello minore Chelone, il campione di sci ha subito uno strazio se possibile ancor più devastante perdendo la figlia Emeline Gier, di soli 19 mesi.

Il dramma si è consumato sabato scorso, in una piscina di Cota de Caza, a sud di Los Angeles, dove i vicini di casa dei Miller avevano organizzato una festicciola. Emeline è stata soccorsa in acqua ma l’intervento dei sanitari e il ricovero non le hanno salvato la vita. Il decesso è stato dichiarato domenica. «Siamo più che devastati - ha scritto Miller su Instagram - la nostra bimba Emmy è morta. Mai nella vita avrei potuto pensare di provare un dolore simile».

Una vita sempre sotto i riflettori tra amori discussi, figli da riconoscere, mogli e dolori, ora il 41enne Miller non ha più nemmeno lo sci a ripagarlo. Le sei medaglie olimpiche, le coppe, i titoli e i record che ha raccolto sfidando a scavezzacollo le discese più pericolose del mondo non potranno restituirgli il sorriso della piccola Emmy, secondo frutto dell’unione con l'atleta e modella Morgan Beck, sposata nel 2012. L’anno dopo, un doppio dramma. Prima la moglie aveva perso un bambino, poi, improvvisa, la morte di Chelone, campione di snowboard, vittima di un attacco epilettico a soli 29 anni. Proprio al fratello scomparso Miller dedicò la medaglia di bronzo vinta ai Giochi di Sochi l’anno dopo, quando divenne il più 'anziano' medagliato olimpico nella storia dello sci alpino. Il nome del fratello fu poi imposto al figlio Edward Nash Skan, venuto alla luce nel 2015. Prima di lui, Miller aveva avuto Neesyn Dacey, nata nel 2008 da Chanel Johnson, e Samuel Nathaniel, nel 2013 da Sara McKenna. Nel 2016, infine, era nata Emeline.

La polizia di Orange County sta investigando sul tragico incidente, avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato, e sulle circostanze che lo hanno determinato. Secondo un portavoce delle autorità, al momento dei soccorsi, il cuore della piccola si era già fermato. La famiglia ha chiesto il massimo riserbo per rispetto della memoria della bambina mentre messaggi di commossa vicinanza sono già arrivati dalla squadra di sci alpino statunitense e da molti atleti, da Lindsay Vonn a Mikaela Shiffrin.

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