TOKYO. Il governo giapponese sta esplorando diversi canali diplomatici, assieme all'opportunità di un incontro bilaterale con una delegazione nordcoreana, per monitorare il progresso del vertice tra Stati Uniti e Corea del Nord.
Dopo essersi recato in Cina per incontrare il presidente Xi Jinping, il leader nordcoreano Kim Jong-un vedrà il presidente sudcoreano Moon Jae-in il prossimo 27 aprile per il terzo summit intercoreano, prima dell'annunciato vertice con quello americano Donald Trump.
La diplomazia di Tokyo è preoccupata che i numerosi eventi, inclusa la possibilità che Kim visiti anche la Russia, possano estromettere il Giappone dai principali negoziati.
Secondo fonti ministeriali, citate dal canale pubblico Nhk, trattative dirette potrebbero condurre a un accordo sui cittadini giapponesi rapiti dal regime di Pyongyang.
Il premier Shinzo Abe incontrerà Trump intorno al 18 aprile per riaffermare il valore dell'alleanza e coordinare la cooperazione tra i due paesi, sollevando la questione dei rapimenti.
Il Giappone considera la Corea del Nord responsabile del sequestro di almeno 17 cittadini nipponici tra il 1970 e gli anni 80 per motivi di spionaggio, e sospetta che i servizi segreti del paese eremita siano coinvolti in altri episodi legati a casi di sparizioni mai risolte. Nel 2002 cinque persone vennero rimpatriate in Giappone e il regime di Pyongyang ha dichiarato che nel frattempo altre otto sono decedute.
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