LONDRA. Nel primo giorno dopo Brexit potrebbero essere persi 10.000 posti di lavoro nell’industria finanziaria britannica. A lanciare l’allarme è la Banca d’Inghilterra secondo cui il taglio colpirebbe circa il 2% della forza lavoro nei settori bancario e assicurativo.
In una audizione al comitato parlamentare, Sam Woods, vice governatore della banca centrale per la regolamentazione prudenziale, ha dichiarato di aver previsto 10.000 perdite di posti di lavoro "il primo giorno" e che un recente studio della società di consulenza Oliver Wyman ha indicato fra gli "scenari plausibili" l'eliminazione di 65.000-75.000 posti di lavoro complessivamente nei servizi finanziari in Gran Bretagna.
Woods ha comunque precisato che il numero effettivo dipenderà da quante società manterranno i diritti di operare nel resto dell’Unione europea e dall’eventualità che la Gran Bretagna accetti un accordo di transizione dopo l’uscita ufficiale dall’Ue nel marzo 2019.
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