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Ancora tensioni tra Merkel e Trump, ma la Casa Bianca prova a ricucire

BERLINO. Angela Merkel libera il campo dagli equivoci: «le relazioni con gli Usa sono di capitale importanza». E lo stesso fa il portavoce di Donald Trump dall’altra parte dell’Atlantico: il presidente «vede non solo la Germania ma anche il resto dell’Europa come un importante alleato americano». Dopo le polemiche, si cerca di ricucire.

La cancelliera, che ha preso le distanze da Donald Trump due giorni fa a Monaco, non mette in dubbio la dimensione transatlantica, ma la ricolloca nel quadro complesso dei rapporti con l’Asia, pur dando più peso all’Europa. «È altrettanto importante colloquiare con altri partner», ha affermato, parlando a fianco del premier indiano Narendra Modi. Quindi ha spronato l’Ue: «L'Europa deve comportarsi come un attore che si immischia a livello internazionale» e «avere una politica estera comune». Migliorando i suoi punti deboli. Mentre, tassello dopo tassello, Merkel articola la sua visione, Donald Trump ritorna sulle accuse via twitter al surplus commerciale tedesco e allo scarso contributo alla Nato. «Va molto male per gli Usa, questo cambierà», ha minacciato al suo risveglio, ripetendo di prima mattina il repertorio antitedesco. Ma in serata il suo portavoce Sean Spicer ha assicurato che Donald Trump e Angela Merkel «vanno d’accordo». La loro relazione «è alquanto incredibile» e tra loro c'è «reciproco rispetto».

Al momento tutti gli occhi sono puntati sull'accordo di Parigi, da cui gli Usa minacciano di sfilarsi. Proprio il leader indiano ha usato toni molto duri: «Non abbiamo il diritto di compromettere l’ambiente per le future generazioni. Questo è un crimine». E anche l’Europa sollecitata da Merkel reagisce all’appello. Oggi lo ha fatto il premier Paolo Gentiloni, che a margine dell’incontro con il collega canadese Trudeau ha detto che l’Italia condivide l’approccio secondo cui l’Ue deve "prendere il futuro nelle sue mani» ed ha in qualche modo condizionato la dimensione transatlantica. L’alleanza con gli Usa è molto importante, ha sottolineato, «ma abbiano obiettivi fondamentali ai quali non possiamo rinunciare, come l’ambiente».

«L'accordo sul clima è l’unica soluzione per salvaguardare l'ambiente e creare posti di lavoro 'verdì», ha affermato dal canto suo Trudeau.
La tensione, dopo il fallimento del G7, resta alta. E in questo contesto Merkel cura «altre» relazioni. Ha bisogno di nuovi alleati, aveva scritto Handelsblatt nei giorni scorsi. In realtà proprio nuovi non sono. Il buon rapporto con Modi è consolidato da tempo. Le consultazioni intergovernative tedesco-indiane di oggi hanno portato alla firma di un accordo che prevede un versamento di un miliardo all’anno dalla Germania, per promuovere in India smart cities, energie rinnovabili e solare. E questa intesa arriva alla vigilia di un incontro col premier cinese, domani a Berlino, e in vista del G20 tedesco di luglio, a cui Merkel lavora con grande impegno da mesi. Potranno questi partner sostituire gli Usa? Una risposta positiva non pare possibile. E del resto lei stessa ha messo le mani avanti: i rapporti con India e Cina sono importanti per Berlino e per l’Ue, ma «non sono indirizzati in alcun modo contro qualche altra relazione, certamente non contro quelle transatlantiche».

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