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Aggressione di Duesseldorf, due italiane ferite lievemente

BERLINO. "Due donne italiane sono rimaste lievemente ferite nell'aggressione a Duesseldorf". Lo dice il console italiano di Colonia Emilio Lolli. "Si tratta di una zia e sua nipote, provenienti da Bergamo", ha aggiunto.
"Stamattina sono andato in ospedale a Duessldorf, per fare visita alla vittima di cui avevo ricevuto notizia in nottata, ma era già stata dimessa", continua Lolli. "È stato il presidente del Land, che mi ha chiamato personalmente, a chiarirmi che le persone coinvolte fossero due e non una come avevo precedentemente saputo dalla polizia", ha aggiunto.

E ancora: "La presidente del Land Hannelore Kraft mi ha chiamato personalmente, pochi minuti fa, per esprimermi il suo rammarico per quanto avvenuto alle nostre concittadine. Ha anche affermato che il Land è pronto a offrire sostegno psicologico alle due donne lombarde. Mi sembra un gesto di attenzione importante alla luce dei problemi che si sono verificati nel caso dell'attentato di Berlino", ha aggiunto citando le critiche rivolte dalla famiglia di Fabrizia Di Lorenzo alla gestione tedesca dell'emergenza.

L'aggressore di Duesseldorf, originario del Kosovo, era "paranoide e schizofrenico" e ha agito da solo: lo ha confermato la polizia di Duesseldorf in una conferenza stampa. Gli inquirenti hanno ancora una volta escluso un movente terroristico per l'attacco con l'ascia commesso dal 36enne fra la metro e la stazione della città del Nordreno-Westfalia.

Si tratta di un richiedente asilo, che veniva assistito dal fratello proprio per la sua malattia psichiatrica, hanno spiegato. Dei feriti, lui compreso, nessuno è in pericolo di vita, anche se diversi sono stati colpiti alla testa. Le persone coinvolte sono di età compresa fra i 13 e i 50 anni; oltre alle due italiane, la polizia ha citato persone provenienti da Duesseldorf, Colonia, Solingen e Mettman.

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