PARIGI. Dopo un mese di silenzio, la protagonista dello scandalo che sta affossando il candidato della destra francese Francois Fillon, la moglie Penelope, rompe il silenzio. In un’intervista, la prima, a Le Journal du Dimanche, dichiara di aver detto al marito di andare avanti, fino in fondo: «soltanto lui può diventare presidente, resistere a tutto questo è una prova di incredibile coraggio». Intanto Francois Fillon ha annullato due sue previste partecipazioni, nelle prossime ore, in programmi tv e radio in Francia, mentre a Parigi si prepara la manifestazione dei suoi sostenitori e - domani - il comitato politico del suo partito, i Republicains, si riunisce probabilmente per destituirlo da candidato all’Eliseo. Fillon era invitato, domani mattina, ad una trasmissione radiofonica di Europe 1 ma il presentatore del programma - con un tweet - ha annunciato che la partecipazione del candidato della destra è stata annullata. Ai giornalisti che chiedevano un chiarimento, lo staff di Fillon ha precisato che il candidato non si presenterà neppure stasera al telegiornale delle della tv pubblica France 2, dove era invitato. Lo stesso domenicale francese che intervista Penelope pubblica un sondaggio Ifop secondo il quale è ormai il 71% dei francesi a non voler più una candidatura di Fillon all’Eliseo, mentre il 28% vorrebbe che resistesse. Penelope Fillon, al centro dello scandalo per gli incarichi presunti fittizi che ha ricoperto in Parlamento per il marito, sostiene di aver svolto per lui e per il deputato che lo sostituì, Mac Joulaud, «compiti molto diversi fra loro": «mi occupavo della corrispondenza insieme con la segretaria, preparavo per lui appunti e schede sulle manifestazioni locali nella nostra circoscrizione, che poi potesse utilizzare nei suoi discorsi. Gli facevo anche una specie di rassegna stampa locale. Lo rappresentavo in alcune occasioni a certe manifestazioni, rileggevo i suoi discorsi». Alla domanda sul perché avesse detto in una delle sue rare interviste degli anni passati che non si occupava di politica, risponde: «non ritenevo fosse politica, lavoravo per mio marito e per gli abitanti della Sarthe». «Io - dice Penelope, di nazionalità britannica - ci sono, ci sono sempre stata e sempre ci sarò. Sto con Francois da 36 anni e ci resterò tutto il tempo che ci rimane da vivere». Secondo lei, nonostante tutto, il marito deve andare avanti: «soltanto lui può diventare presidente. Essere in grado di resistere a tutto questo è una prova di incredibile coraggio. E’ l’unico candidato che abbia l’esperienza, la visione, il progetto e la determinazione necessaria per dirigere la Francia».