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Strage Istanbul, arrestato presunto complice del killer: è franco-turco

Un fermo immagine del momento della sparatoria

ROMA. La polizia turca ha arrestato un altro sospetto complice del killer che a Capodanno uccise 39 persone al nightclub 'Reina’ di Istanbul, l'uzbeko Abdulkadir Masharipov. Lo rende noto la procura di Burdur, nel sud-ovest del Paese, che ne ha convalidato oggi l'arresto dopo il fermo, avvenuto 2 giorni fa a Istanbul.

L'uomo, un francese di origine turca identificato solo come A. S., era in possesso del contratto di locazione dell'appartamento nel quartiere di Esenyurt in cui Masharipov venne catturato il mese scorso in un blitz dell'antiterrorismo. Secondo le autorità, il presunto complice sarebbe stato residente in Francia dal 2009. Si indaga su ulteriori possibili legami, anche all'estero.

Intanto, oggi nuova ondata di arresti di presunti militanti del Pkk, dopo le centinaia dei giorni scorsi. All'alba, sono scattate retate in 7 province del Paese, tra cui Ankara e alcune del sud-est a maggioranza curda.

Secondo l'agenzia statale Anadolu, le persone fermate finora sono almeno 86, tra cui il nipote del sindaco di Agri, nell'est della Turchia. Gli arresti, compiuti alla vigilia del 18/mo anniversario della cattura del leader del Pkk in prigione, Abdullah 'Apoì Ocalan, riguardano anche diversi esponenti del movimento politico curdo, che accusa il governo di rafforzare ulteriormente il giro di vite per silenziarlo in vista del referendum sul presidenzialismo di aprile.

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