UTRECHT. Fecondate con lo sperma dell'uomo sbagliato per un "errore procedurale". E' shock in Olanda per quello che è' accaduto a 26 donne che si sono sottoposte a fecondazione artificiale nel Centro medico dell'Università di Utrecht e che si sono trovate - o si troveranno - con un figlio di padre ignoto invece di quello biologico. Gli aspiranti genitori si sono sottoposti al trattamento tra l'aprile 2015 e il novembre 2016: una metà aspettano un bambino o ne hanno già avuto uno. Nove di esse hanno già un piccolo e quattro donne sono incinte. Altri 13 embrioni sono stati congelati. La clinica - che si è affrettata ad avvertire le coppie - in un comunicato "si rammarica che le coppie coinvolte abbiano dovuto ricevere questa notizia" ma tenta di mitigarla. C'è stato uno scambio di fiale e quindi "c'è la possibilità che gli ovuli siano stati fertilizzati da uno sperma diverso da quello del padre destinato" e sebbene la probabilità sia bassa, la possibilità "non può essere esclusa", si legge nel comunicato. Si è trattato di un "errore procedurale" si giustifica il Centro che si impegna a fare di tutto per "fare chiarezza" e per farla "il più presto possibile". Anche per recuperare una credibilità a rischio di dissolversi. Nel Centro medico di Utrecht - scrive la Bbc online - ogni anno avvengono tra le 600 e le 700 fecondazioni artificiali. La tecnica è quella intracitoplamastica - diversa dalla fecondazione in vitro - e consiste nell'introduzione di un singolo spermatozoo direttamente nell'ovulo con una siringa. Un'ipotesi per spiegare l'accaduto è che uno dei tecnici del laboratorio abbia utilizzato una siringa inappropriata. Nei prossimi giorni tutte le coppie coinvolte incontreranno i medici della clinica e potranno sottoporsi alla prova del Dna. Il movimento olandese Freya, che si occupa di supporto alla fertilità, ha fatto sapere di essere scioccato da quello che è successo. "Volere un figlio è una questione molto delicata, specialmente quando non si può seguire una procedura normale. Così la gente ha bisogno di avere fiducia al 100% nel metodo che viene scelto".