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Uccisi oltre 150 jihadisti dalle forze aree russe, anche militanti stranieri

Foto Ansa

MOSCA. Oltre 150 militanti, inclusi «mercenari stranieri», sono stati uccisi da un bombardamento delle forze aeree russe avvenuto nei pressi della città siriana di Deir el-Zor. Lo riporta la Tass che cita il ministero della Difesa di Mosca.

I jet russi Sukhoi-34 sono partiti dalla base aerea iraniana di Hamadan ed hanno effettuato una nuova ondata di raid in Siria. Lo fa sapere il ministero della Difesa. I jet, prosegue il comunicato citato dalla Tass, sono decollati con il carico massimo di bombe.

Intanto è partita la controffensiva Isis. «Entrate in azione» e attaccate i «miscredenti» in America e in Europa, Italia compresa: con questo appello l'Isis, assediato in Libia come in Siria e in Iraq, oggi ha rilanciato la «jihad» dei «lupi solitari» che ha già raccolto tanti adepti in questa estate di sangue.

Il messaggio video, raccolto dal Site, il sito Usa di monitoraggio del terrorismo sul web, proviene da Al-Thabaat, un network che fa parte della galassia propagandistica dell'autoproclamato Stato Islamico, ed è intitolato «Come on Rise» (alzatevi, attivatevi). Si intima a tutti «i musulmani devoti» alla causa ad entrare in azione negli Stati Uniti, in Europa e anche in Italia, che viene menzionata  esplicitamente, accanto a Belgio, Danimarca, Francia, Spagna, Russia e Iran.

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