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Yemen, bombe in ospedale di Medici senza frontiere: sei morti

SANAA.Un ospedale di Medici senza frontiere è stato colpito in un bombardamento nello Yemen del nord. L'organizzazione umanitaria ha precisato che l'ospedale si trova vicino alla roccaforte dei ribelli Saada. Le bombe cadute sull'ospedale di Medici senza frontiere nello Yemen settentrionale, hanno provocato la morte di sei persone ed il ferimento di altre 20. Lo riferiscono residenti e funzionari locali secondo quanto riferisce la Bbc online.

I ribelli hanno accusato del bombardamento la coalizione a guida saudita che combatte contro di loro dal marzo del 2015. Ma dal comando della coalizione non ci sono stati commenti alle notizie delle bombe sull'ospedale, che si trova nella provincia di Hajjah, vicino alla roccaforte dei ribelli Saada. Due giorni fa a finire sotto tiro era stata una scuola nella stessa regione. In quel caso il bilancio era stato di 10 bambini tra gli 8 e 15 anni morti e di 28 feriti. Nel conflitto tra il governo yemenita e i suoi alleati e i ribelli sciiti, che nel settembre 2014 hanno conquistato la capitale Sanaa, sono morte 6.400 persone, metà delle quali civili, mentre 2,5 milioni sono gli sfollati.

Appena due giorni fa almeno 10 bambini sono morti e 28 sono rimasti feriti in un altro bombardamento che ha colpito una scuola nel nord dello Yemen, sotto il controllo dei ribelli sciiti Houthi. Solo l'ultimo di una lunga serie di raid che hanno preso di mira anche i civili e che gli Houthi hanno attribuito alla coalizione araba a guida saudita, impegnata da oltre un anno ad attaccare i ribelli alleati dell'Iran.

Medici senza Frontiere (Msf), l'organizzazione che per prima ha dato la notizia, ha precisato che le vittime erano tutte tra gli 8 e i 15 anni e che si trovavano nella scuola per prendere parte a corsi di religione durante il periodo delle vacanze. L'attacco è avvenuto nella provincia di Saada, roccaforte degli Houthi, che con le truppe loro alleate fedeli al deposto presidente Ali Abdullah Saleh controllano anche la capitale Sanaa.

Il governo riconosciuto internazionalmente del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, vicino all'Arabia Saudita, ha invece la sua sede provvisoria nella città di Aden, principale porto nel sud del Paese.

Un portavoce della coalizione a guida saudita, contattato dai media, non ha commentato la notizia. Ma i bombardamenti dell'alleanza araba guidata da Riad sono ripresi in modo intenso negli ultimi giorni nelle regioni sotto il controllo degli Houthi dopo che, la settimana scorsa, si sono conclusi senza risultati colloqui di pace in Kuwait sponsorizzati dall'Onu.

Lo Yemen, che era già il Paese più povero della penisola arabica, è sconvolto dalla guerra civile da quando, nel settembre del 2014, gli Houthi si sono impadroniti di Sanaa. Dal marzo dello scorso anno la coalizione araba bombarda le regioni del Paese fuori dal controllo del governo del presidente Hadi. Almeno 6.400 persone, circa metà delle quali civili, sono state uccise nei raid e nei combattimenti sul terreno.

La televisione panaraba Al Arabiya, di proprietà saudita, aveva detto che decine di ribelli Houthi erano stati uccisi dai soldati di Riad mentre cercavano di infiltrarsi in territorio saudita dal confine sud-occidentale. L'emittente ha precisato che l'attacco è avvenuto nei pressi della località di Najran, ma l'esercito di Riad ha bloccato i miliziani distruggendo anche alcuni veicoli militari.

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