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Svizzera, morta una donna ferita nell'attacco sul treno

SAN GALLO. Una delle persone ferite nell'aggressione in un treno ieri in Svizzera è deceduta stamane. Si tratta di una 34enne, ha affermato stamane la polizia del cantone di San Gallo citata dall'agenzia di stampa svizzera Ats. Nel tranquillo e pacifico cantone  svizzero di San Gallo, vicino al confine con Austria e  Lichtenstein, un cittadino elvetico di 27 anni, armato di  coltello e di liquido infiammabile, ha seminato terrore e sangue  a bordo di un treno, lasciandosi dietro un morto a cinque feriti, fra i quali  un bimbo di soli sei anni, prima di essere ferito a sua volta,  arrestato e scortato in ospedale. La polizia ha poi reso noto che è morto in seguito alle ferite riportate anche l'aggressore.

E sulla Svizzera per qualche ora è balenato lo spettro del  terrorismo islamico: 'spettrò, perchè per ora le informazioni  seppur sono scarse - non sono stati resi noti nè l'identità nè  le motivazioni - escluderebbero moventi politici o religiosi.  Anzi, come sembra trapelare su alcuni media da fonti  dell'inchiesta, potrebbe trattarsi un gesto «passionale»:  l'obiettivo dell'uomo, secondo questa ipotesi, sarebbe stato una  donna, che è fra gli ustionati.      L'attacco è avvenuto sulla tratta ferroviaria St.  Margarethen-Sargans, mentre il convoglio si avvicinava alla  stazione di Salez, alle 14:20. L'uomo, che aveva con sè del non  meglio precisato liquido infiammabile, lo ha versato fra i  passeggeri, dandogli fuoco, infierendo poi con un coltello.

La procura di San Gallo ha aperto un'inchiesta penale e sul  posto dell'aggressione i soccorsi sono giunti in forze, con tre  elicotteri e tre ambulanze. I danni al treno sono stimati in  100.000 franchi.    Ogni pista, comunque, al momento resta aperta. Compresa quella  terroristica. La Svizzera finora non è mai stata 'toccatà da  nessuno dei tragici attacchi che hanno colpito l'Europa. Ma  l'episodio di oggi sul treno ha riportato alla mente i  precedenti: il 21 agosto del 2015 in Francia un marocchino di 25  anni, ha provato a sparare sui passeggeri del treno Thalys, nel  dipartimento nord-orientale di Pas-de-Calais, ferendone alcuni  prima di essere bloccato da altri passeggeri. La polizia,  sebbene il ragazzo neghi, pensa si tratti di terrorismo  islamico. Che invece è ben evidente nel gesto suicida del 17enne  rifugiato afghano, che voleva «vendicare» la morte di un amico  sotto le bombe in Afghanistan, e che il mese scorso ha attaccato  con un coltello i passeggeri di un treno a Wuerzburg, in  Germania, prima di venire ucciso dalla polizia.

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