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Ancora sangue in Iraq, kamikaze fa undici morti a Baghdad

BAGHDAD. Sono almeno 11 le vittime dell'attentato kamikaze realizzato stamani presso un checkpoint in un quartiere nord di Baghdad: lo hanno reso noto funzionari iracheni.

L'attentatore, si è avvicinato a piedi al checkpoint e si è fatto esplodere ad uno degli ingressi del distretto shiita di Kadhimiyah, uccidendo almeno otto civili e tre poliziotti. Un membro delle forze di sicurezza che ha voluto mantenere l'anonimato ha detto che i feriti sono almeno 32. L'attacco per il momento non è stato rivendicato, ma si pensa che sia opera dello Stato Islamico.

Proprio ieri il ministro della Difesa Roberta Pinotti aveva detto che l'Italia arriverà "ad avere in Iraq quasi 1400 soldati, nessuno ce lo ha chiesto ma lo abbiamo scelto". Pinotti ha sottolineato come, al tempo stesso, il governo stia lavorando "con molta serietà sull'aspetto della prevenzione" sebbene "sappiamo che nessun Paese è a rischio zero".

"Noi non possiamo sottovalutare la paura che sta prendendo i cittadini", sottolinea ancora Pinotti concordando con le parole del segretario di Stato John Kerry, che al vertice di Washington della coalizione anti-Isis di qualche giorno fa spiegava come questa "scia di odio tanto più ci sgomenta perché non ha obiettivi plausibili".

"Noi non possiamo far vincere la cultura dell'odio, e per fare questo occorre lavorare sui valori ma abbiamo anche bisogno di far sentire i nostri cittadini sicuri", spiega ancora Pinotti ribadendo l'opportunità di avanzare "proposte concrete", già al prossimo vertice di Ventotene. E, conclude, in Europa è l'ora di "fare passi avanti sul tema della difesa europea e non far vincere la cultura dell'odio".

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