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"Molti italiani tra i dispersi a Nizza": le verifiche della Farnesina e l'invito e evitare spostamenti

ROMA. "C'erano molti italiani sulla Promenade des Anglais, ieri sera, e il rischio che siano rimasti coinvolti nell'attentato c'è...". Lo afferma Serena Lippi, console generale d'Italia a Nizza. "Al momento però non abbiamo dati ufficiali - aggiunge - per cui serve la massima prudenza". Ma sottolinea: "Non si riescono ancora a rintracciare molti italiani, che quindi risultano al momento dispersi. Nella calca di ieri sera sulla Promenade des Anglais - aggiunge - molti hanno perso il cellulare e c'è chi non è riuscito a rientrare a casa e ha trascorso la notte fuori. Lavoriamo a stretto contatto con la Farnesina e da Parigi è in arrivo l'ambasciatore italiano".

Tra le persone disperse a Nizza per cui è stato diffuso un messaggio di ricerca su Twitter ci sono anche due italiani, marito e moglie, Angelo D'Agostino e Gianna Muset. La persona che ha diffuso il messaggio, la nuora della coppia, ha precisato all'ANSA di non essere più riuscita a contattarli dopo le 21.55 di ieri. "Siamo disperati", dice. D'Agostino, aggiunge, "è un uomo di circa 1,70 per 70 kg, capelli bianchi, jeans e maglietta blu".

Dopo l'attacco, la Farnesina ha immediatamente attivato la propria Unità di Crisi che, in stretto contatto con il Consolato, l'Ambasciata a Parigi e le autorità locali, sta seguendo l'evolversi degli eventi e verificando l'eventuale coinvolgimento di connazionali.

La Farnesina inoltre "invita i connazionali presenti a Nizza ad evitare spostamenti ed a seguire le indicazioni delle Autorità locali". L'avviso è pubblicato sul sito di Viaggiare Sicuri, in cui si specifica che per emergenze si può contattare il Consolato Generale d'Italia a Nizza al n. 0033 (0) 768054804. Le Autorità francesi hanno attivato il seguente numero telefonico ove è anche possibile chiedere informazioni: +33 (0) 1 43175646.

Intanto, sono stati ulteriormente rafforzati i controlli da parte italiana sul confine di Stato a Ventimiglia sia a Pont St. Ludovic che a Pont St. Louis dopo l'attentato di Nizza. Agli uomini della Polizia si sono affiancati Esercito, Carabinieri e Battaglione mobile.

"Abbiamo avuto notizia che fuggitivi potessero essersi diretti in Italia - ha detto un dirigente di polizia - ma per ora non abbiamo riscontri concreti". Controlli capillari da parte francese: mobilitati con la Géndarmerie la Police nationale e i servizi di sicurezza.

Le decisioni sul rafforzamento dei controlli al confine è stato deciso durante il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Imperia presieduto dal prefetto Silvana Tizzano e convocato d'urgenza dopo l'attentato di Nizza. Durante il comitato, che si è concluso alle 3, sono state decise ulteriori misure di protezione come l'aumento di controlli sulla barriera autostradale e lungo la linea ferroviaria. Secondo quanto appreso la formale riapertura delle frontiere (che erano state 'chiuse' da parte francese nel luglio 2015) prevista per il 27 luglio dovrebbe slittare.

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