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Attacco a un resort di turisti occidentali in Costa d'Avorio: quattro europei tra le vittime

ABIDJAN. Al grido 'Allah Akbar', un commando  formato da almeno dieci terroristi armati fino ai denti ha  aperto oggi il fuoco con armi automatiche in tre lussuosi hotel  su una spiaggia di Grand-Bassam, in Costa d'Avorio. Il bilancio  è pesante: 14 civili e due soldati uccisi, ha detto il  presidente ivoriano Alassane Ouattara, che si è recato sul  posto. Fonti di polizia hanno riferito che tra le vittime ci  sono anche quattro europei, almeno uno dei quali, ha riferito il  presidente Francois Hollande, è francese. In serata è poi  arrivata la rivendicazione di al Qaida.

«Tre hotel sono stati attaccati da uomini armati a Grand  Bassam. Le forze di sicurezza sono intervenute immediatamente e  sono riuscite a neutralizzare sei terroristi», ha ricostruito il  ministro dell'Interno ivoriano Hamed Bakayoko. Allo stesso  tempo, un portavoce governativo, Bruno Kono, ha affermato che  altri cinque sono riusciti a fuggire.   Subito è scattata la caccia all'uomo. La spiaggia è stata  evacuata, mentre sul posto sono arrivati, oltre a numerose  ambulanze, anche dei soldati francesi di stanza in Costa  d'Avorio, che è un'ex colonia francese.

Alcuni testimoni citati da fonti di stampa hanno affermato  che i terroristi sono arrivati dal mare, in barca. «Erano  pesantemente armati e indossavano il passamontagna per  nascondere il volto», ha raccontato uno di loro. Altri hanno  riferito che erano armati di fucili kalashnikov. Un altro  testimone ha detto che i terroristi parlavano arabo. Hanno  costretto anche due ragazzini ad inginocchiarsi e pregare, e poi  ne hanno ucciso uno dei due.

Online sono poi state postate numerose foto che mostravano  diversi corpi insanguinati riversi sulla sabbia, tra le palme,  vicino al mare. E anche dei video in cui si possono vedere  numerosi turisti che fuggono dalla spiaggia verso gli alberghi;  delle foto di un gilè di tipo militare e delle bombe a mano, e  anche alcuni caricatori ricurvi per fucile mitragliatore,  presumibilmente abbandonati dai terroristi.     Grand-Bassam, iscritto dall'Unesco nel 2012 nella lista dei  siti patrimonio dell'Umanità per i suoi edifici in stile  coloniale, dista appena una quarantina di chilometri Abidjan.   È spesso meta di turisti, funzionari governativi e dipendenti  delle numerose aziende francesi che hanno sedi nella capitale,  specie durante il fine settimana.

Alcune fonti di stampa hanno riferito che in zona oggi c'era  una delegazione dell'ambasciata americana. Tuttavia, la stessa  ambasciata ha poi via Twitter fatto sapere che non risultano  prove che cittadini Usa siano stati obiettivo dell'attacco o che  ne siano rimasti feriti.     Già all'inizio dell'anno Parigi aveva avvisato Abidjan che la  Costa d'Avorio era con ogni probabilità nel mirino dei  terroristi jihadisti. Specie dopo i sanguinosi attacchi contro  alberghi in due Paesi suoi confinanti, il Mali, a novembre, e il  Burkina Faso, a gennaio.

«La Francia assicura sostegno logistico  e informazioni alla Costa d'Avorio per trovare gli aggressori  continuerà e intensificherà la cooperazione con i suoi partner  nella lotta al terrorismo», ha promesso Hollande.     Il fatto che i terroristi siano arrivati dal mare, in barca,  certo fa immediatamente pensare al massacro di 39 persone  compiuto il 26 giugno dello scorso anno in Tunisia, a Sousse, e  rivendicato dallo Stato islamico. Anche allora i terroristi  arrivarono dal mare. Tuttavia, in questo caso, secondo quanto  riferisce il sito web Site, l'azione è stata rivendicata da  Aqmi, al Qaida nel Maghreb islamico.

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