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Sgombero a Calais, iraniani si cuciono la bocca con ago e filo

Al terzo giorno di smantellamento, un gruppo di migranti ha inscenato un breve corteo nei sentieri del campo mostrando a telecamere e fotografi le bocche cucite

PARIGI. Alcuni migranti iraniani del campo di Calais, nel nord della Francia, in corso di sgombero, si sono cuciti la bocca con ago e filo ieri per protestare contro l'operazione di smantellamento e di trasferimento degli occupanti della cosiddetta «giungla» in altre zone di accoglienza del Paese.

Al terzo giorno di smantellamento, un gruppo di migranti ha inscenato un breve corteo nei sentieri del campo mostrando a telecamere e fotografi le bocche cucite. Imbracciavano cartelli con le scritte «We are humans» (siamo umani) e «Dov'è la vostra democrazia? Dov'è la vostra libertà?». Alcuni addetti di Medecins sans frontieres hanno detto che i migranti gli avevano chiesto di cucire loro la bocca: «lo hanno fatto poi da soli, senza badare troppo alle norme sanitarie, sterilizzando gli aghi riscaldandoli».

Più tardi in serata, la prefetto di Calais, Etienne Desplanques, ha espresso «profonda impressione» per l'azione da parte di «due migranti», ma ha aggiunto che «nulla giustifica tali gesti estremi quando lo stato si adopera con tutti i mezzi per far uscire i migranti dalle condizioni indegni nelle quali sopravvivono».

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