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San Bernardino, i giudici: Apple aiuti Fbi ad accedere a dati iPhone

Un giudice federale americano ha ordinato alla Apple di assistere l'Fbi ad accedere ai contenuti del telefonino dell'attentatore di San Bernardino, che lo scorso dicembre uccise quattordici persone

LOS ANGELES.  Un giudice federale americano ha ordinato alla Apple di assistere l'Fbi ad accedere ai contenuti del telefonino dell'attentatore di San Bernardino, che lo scorso dicembre uccise quattordici persone.  L'azione legale da parte dell'Fbi si è resa necessaria perchè i contenuti dell l'Iphone5 dell'attentatore sono protetti da una password e gli investigatori possono solo provare dieci combinazioni prima che vengano automaticamente distrutti.

La strage risale allo scorso 2 dicembre, quando vennero uccisi i due killer al centro per disabili di San Bernardino, in California. I due killer, un uomo e una donna, "pesantemente armati", hanno aperto il fuoco in una sala del centro uccidendo 14 persone e ferendone 17. Il capo della Polizia, lo sceriffo Jarrod Burguan, ha spiegato che l'uomo e la donna erano coinvolti in un rapporto.  La Apple si opporrà alla decisione di un giudice federale americano che ha ordinato al gigante di Cupertino di forzare il codice criptato dell'Iphone5 dell'attentatore di San Bernardino, che lo scorso dicembre uccise quattordici persone.

La richiesta di Washington di forzare il codice criptato di un Iphone creerebbe un «precedente pericoloso»: la decisione di «opporci a questo ordine non è qualcosa che prendiamo alla leggera. Riteniamo che dobbiamo far sentire la nostra voce di fronte a ciò che vediamo come un eccesso da parte del governo Usa». Così l'amministratore delegato della Apple, Tim Cook, in un comunicato commentando il suo "no" alla richiesta di un giudice federale di forzare il codice criptato dell'Iphone5 dell'attentatore di San Bernardino.

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