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New York e la bufera di neve, si contano i danni: 30 i morti

La tragedia piu' assurda in New Jersey, dove una madre col suo figlioletto di un anno sono morti nella propria auto a causa delle esalazioni di monossido di carbonio provocate dalla neve che ostruiva il tubo di scappamento

NEW YORK. È salito a 30 il bilancio delle vittime dopo la tempesta di neve che ha colpito la costa orientale degli Stati Uniti. La maggior parte dei decessi è dovuto a incidenti stradali, avvelenamento per monossido di carbonio e infarti che hanno colpito soprattutto anziani che spazzavano la neve.

Intanto, molte città cercano di tornare alla normalità dopo la bufera 'Jonas'. Mentre a New York è stato revocato il divieto di circolazione con uffici e scuole aperte già da oggi, a Washington invece restano chiusi. Le autorità, tra l'altro, avvertono gli automobilisti di limitare gli spostamenti a causa delle strade ghiacciate per l'abbassamento delle temperature.

La tragedia piu' assurda in New Jersey, dove una madre col suo figlioletto di un anno sono morti nella propria auto a causa delle esalazioni di monossido di carbonio provocate dalla neve che ostruiva il tubo di scappamento.

La costa orientale degli Stati Uniti si e' svegliata sepolta dalla neve che dopo il passaggio della tempesta Jonas, ha raggiunto livelli record in molti dei 12 stati colpiti. Ma il peggio sembra essere passato e a New York, la citta' piu' colpita nelle ultime ore, e' spuntato di nuovo il sole. Il divieto di circolazione dei mezzi pubblici e delle auto private e' stato revocato e si comincia a fare la conta dei danni. In tutti gli stati colpiti Jonas potrebbe essere costato - secondo gli esperti - fino a 850 milioni di dollari.

Migliaia i voli cancellati nelle principali città che hanno registrato anche parecchi disagi sulle strade. Tre i morti a New York: due nel Queens e una a Staten Island. Si tratta di persone colpite da infarto dopo ore che stavano spalando la neve davanti alle proprie abitazioni. Sei morti solo nel North Carolina a causa di incidenti stradali provocati dal ghiaccio. Su Washington continua a cadere la neve che ha già raggiunto i 22 centimetri provocando disagi ai tre aeroporti con scarse condizioni di visibilità.

Il Pentagono ha inviato oltre 2.300 uomini della Guarda Nazionale nei 12 stati della costa orientale Usa sotto la tempesta. Il numero più alto di soldati, 490, opera in Virginia, dove in alcune zone è caduto oltre un metro di neve.

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