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Iran a Usa: "Nuove sanzioni? Andremo avanti con i missili"

La risposta dell'Iran alle nuove sanzioni Usa contro i test dei suoi nuovi missili balistici sarà un'ancora più seria prosecuzione del suo «legale programma missilistico e dello sviluppo delle sue capacità di difesa»

TEHERAN. La risposta dell'Iran alle nuove sanzioni Usa contro i test dei suoi nuovi missili balistici sarà un'ancora più seria prosecuzione del suo «legale programma missilistico e dello sviluppo delle sue capacità di difesa». La reazione iranana alle nuove sanzioni Usa giunge in un lungo  comunicato del ministero degli Esteri, che ribadisce che i missili non sono concepiti per le testate nucleari e definisce le misure «un tentativo di dare privilegi ai centri di potere» di quanti, «all'interno e all'esterno, pongono richieste eccessive».

Di fronte all'«inevitabilità» di dover «cedere alla determinazione dell'Iran» e di far cadere tutte le sanzioni sul nucleare, si osserva nella nota, gli Usa hanno il giorno stesso imposto altre sanzioni ad entità e individui coinvolti nel programma missilistico iraniano. Ma si tratta di un atto fondato su un «pretesto» da parte degli Usa, «che ogni anno vendono armi avanzate per decine di milioni di dollari a Paesi della regione», armi usate contro «civili palestinesi, libanesi e anche, più di recente, yemeniti».

Ma «la ricerca di pretesti non ha alcun legittimità legale e morale», rileva ancora la dichiarazione del ministero, considerato appunto che «il programma missilistico iraniano non è in alcun modo progettato per testate nucleari». L'Iran da parte sua controllerà con attenzione la implementazione da parte degli Usa dell'accordo sul nucleare, convinto che «l'edificio delle sanzioni è ormai crollato e non potrà più essere rinnovato».

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