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"Sono lesbiche", negli Usa giudice toglie figlia adottiva a coppia di mamme

NEW YORK. «Togliete la bimba a quella coppia, sono lesbiche»: lo ha deciso un giudice dello Utah, ordinando che la piccola venga allontanata da loro e sia affidata ad una coppia eterosessuale. Con la motivazione che questo è «nel migliore interesse della piccola». Una decisione che sta scatenando un mare di polemiche e che ha visto anche Hillary Clinton scendere in campo a difesa delle due mamme.  Beckie Peirce e sua moglie April Hoagland si sono sposate dall'ottobre del 2014 dopo il via libera della Corte Suprema americana, e tre mesi fa hanno accolto nella loro casa la piccola di un anno. Ora hanno già annunciato che daranno battaglia alla decisione del giudice minorile, che le costringerebbe a rinunciare alla figlia adottiva semplicemente perchè sono omosessuali.  Dalla loro parte si schiera Hillary, pronta a diventare la prima presidente donna degli Stati Uniti. Su Twitter Clinton ha scritto: «Essere buoni genitori non ha nulla a che vedere con l'orientamento sessuale. Lo dimostrano migliaia di famiglie».

La coppia a cui la bimba è stata tolta esprime quindi tutto il suo dolore: «Noi la amiamo e lei ci ama, non abbiamo fatto niente di male», spiega Beckie ai media statunitensi. «E la legge, se ho capito bene, dice che ogni coppia legalmente sposata può adottare un bambino», aggiunge la donna. April, la sua compagna, definisce la decisione «straziante»: «Sono stata colta di sorpresa perchè pensavo che non sarebbe mai più accaduto qualcosa del genere. Siamo distrutte».  Anche se non è stata resa pubblica una trascrizione completa della sentenza, secondo quanto riportato dai media locali Scott Johansen, giudice del Tribunale minorile del Settimo distretto dello Utah, ha preso la decisione citando una controversa ricerca secondo cui «un bimbo cresce meglio se affidato a una coppia eterosessuale».  Non è dato sapere di che religione sia il giudice Johansen, ma lo Utah è conosciuto come lo Stato dei Mormoni. La scorsa settimana, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, quella dei Mormoni, ha confermato di aver modificato la sua dottrina sui minorenni, stabilendo che i figli delle coppie dello stesso sesso non possono essere nè battezzati nè benedetti. Una decisione criticata dalla comunità Lgbt mormona.

La decisione del giudice minorile ha colto di sorpresa anche i funzionari dei servizi sociali. «Da una parte non mi aspetto che i miei assistenti sociali violino un ordine del tribunale - ha commentato Brent Platt, direttore dello Utah's Division of Child and Family Services - ma dall'altra non mi aspetto neanche che violino la legge». Platt ha infatti spiegato che in Utah le norme non vietano alle coppie legalmente sposate di diventare genitori adottivi, e nessun altro giudice statale aveva finora espresso preoccupazione nell'affidare un minore a genitori dello stesso sesso.

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