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Disastro aereo in Sinai, corpi di 140 vittime rientrate in Russia

L'aereo atterrato a San Pietroburgo che trasportava i corpi delle vittime

SAN PIETROBURGO.  I corpi di oltre 140 delle vittime del disastro aereo in Sinai sono rientrati in Russia. Lo si apprende dalla Bbc. Un aereo da trasporto russo è atterrato stamane a San Pietroburgo con i resti della maggior parte delle vittime - 224 in totale - dell'Airbus A321-200 della compagnia Kogalymavia precipitato in Egitto sabato scorso.  Mosca ha fatto sapere che pagherà un risarcimento alle famiglie ed aiuterà ad organizzare i funerali.

Dovrebbero terminare stasera «prima delle 22 ora locale» (le 21 in Italia) le operazioni di ricerca nella zona del Sinai in cui un Airbus A-321 è precipitato sabato uccidendo tutte le 224 persone: a bordo: lo fa sapere il ministro delle Situazioni di emergenza russo, Vladimir Puchkov, che si trova in questo momento in Egitto. Il ministro ha aggiunto che «gli specialisti dei servizi tecnici del Comitato aeronautico interstatale continueranno il loro lavoro».

Decollerà stasera dal Cairo un secondo velivolo del ministero delle Emergenze russo diretto a San Pietroburgo con a bordo i resti dei passeggeri dell'Airbus A-321 precipitato sabato nel Sinai. Lo fa sapere un alto funzionario del ministero, Vladimir Svetelski. Un primo aereo con 144 corpi è atterrato all'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo stamattina alle 5.52 (le 3.52 in Italia). La procedura di identificazione inizierà attorno alle 11 (le 9 in Italia) a San Pietroburgo.

Intanto, anche la compagnia aerea russa Ural Airlines ha deciso di sospendere i voli sulla penisola del Sinai dopo che un Airbus della Kogalymavia è precipitato nella regione sabato. La compagnia ha quindi variato le rotte dei suoi voli da e per Sharm el-Sheikh. Lo riporta l'agenzia Tass.

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