Lunedì 18 Novembre 2024

Deutsche bank taglierà 26 mila posti di lavoro nel mondo

BERLINO. Deutsche bank prevede di tagliare 26mila posti nel mondo, dei quali 9mila sulla sua 'base netta' e gli altri attraverso la cessione di asset, ritirando la propria presenza in dieci Paesi con l'obiettivo di arrivare a risparmiare 3,8 miliardi entro il 2018. È quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Nel terzo trimestre il gruppo tedesco segna una perdita di circa 6 miliardi a causa di svalutazioni e stime su rischi giuridici, 'rossò già anticipato con una previsione provvisoria diffusa dalla banca a metà ottobre. I Paesi dai quali Deutsche bank prevede di ritirare la propria presenza sono Argentina, Chile, Messico, Perù, Uruguay, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Malta e Nuova Zelanda. In Sud America in particolare - secondo quanto il co-amministratore delegato John Cryan sta spiegando in una conference via Internet - le attività faranno capo all«hub' del Brasile mentre per l'Europa centro-sud la banca smentisce le ipotesi di ridimensionamento; in quest'area invece »rafforzerà la sua presenza puntando su sinergie tra private banking e wealth management«. La banca per l'Italia in particolare conferma la sua posizione secondo la quale la penisola »rimane un mercato chiave per Deutsche Bank e qualsiasi rumor di un presunto ritiro è totalmente infondato«, confermando »il suo forte impegno nei confronti dell'Italia, Paese in cui è presente dal 1977 e che rappresenta il secondo mercato europeo per il gruppo«. In Italia Deutsche bank conta oltre 3 milioni di clienti, 4mila dipendenti, 1.500 promotori finanziari e 627 'punti vendità. Il gruppo prevede di chiudere in Europa 200 filiali, tutte in Germania. Deutsche Bank sospende i dividendi per il 2015 e il 2016. Tornerà a distribuirli nel 2017. Lo afferma Deutsche Bnak in una nota, con la quale delinea il piano del co-amministratore delegato, John Cryan. Il progetto prevede una riduzione dei costi. Intanto la banca tedesca è vicina al patteggiamento con le autorità americane, che l'accusano di aver violato le norme sulle sanzioni con transazioni con paesi quali Siria e Iran.    Lo riporta il New York Times, sottolineando che Deutsche Bank dovrebbe pagare 200 milioni di dollari per risolvere la disputa. Il patteggiamento dovrebbe essere annunciato la prossima settimana.

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