SYDNEY. Shock in Australia per la notizia che c'è anche una ragazzino di 12 anni, tra i 18 giovani «tenuti sotto controllo» dai servizi di sicurezza perchè sospettati di attività terroristiche. È un altro segnale d'allarme sulla diffusione del radicalismo islamico violento fra ragazzi sempre più giovani, dopo l'uccisione a inizio mese del dipendente di una stazione di polizia a Sydney, per mano di un quindicenne che ha sparato gridando frasi religiose ed è stato ucciso poco dopo da un poliziotto. Il commissario della polizia federale Andrew Colvin ha detto in televisione che la polizia è «scioccata che un dodicenne sia monitorato dalle autorità per questo tipo di attività». Il primo ministro Malcolm Turnbull ha convocato in queste ora a Canberra un vertice straordinario per studiare interventi di prevenzione e contrasto all'estremismo. Proprio questa settimana il governo australiano ha annunciato l'abbassamento da 16 a 14 anni dell'età minima di persone sospettate in casi di terrorismo, che possono essere sottoposte a ordini di controllo, in condizioni simili alla libertà vigilata.