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Egiziano decapitato e crocifisso a un albero, altro orrore dell'Isis nel deserto

IL CAIRO. Otto jihadisti dell'Isis hanno decapitato ieri un egiziano nella regione del deserto occidentale egiziano e l'hanno crocifisso a un albero, accusandolo di collaborazione con la polizia. Secondo testimoni a fonti locali, la decapitazione è avvenuta nella stessa area dove si trovava il convoglio dei turisti uccisi in un raid antiterrorismo dalle forze egiziane.

Testimoni hanno aggiunto che gli abitanti del posto hanno chiesto l'intervento della polizia per ricercare gli assassini poi fuggiti a bordo di vetture 4x4, auto simili a quelle usate dai turisti poi uccisi nella stessa zona. Intanto fonti locali hanno reso noto che l'esercito egiziano ha ucciso sette jihadisti dell'Isis sempre nella regione di el Wahat, nel deserto occidentale. Fonti libiche hanno affermato che i jihadisti erano fuggiti da Derna dopo essere stati cacciati dall'esercito libico.

I jihadisti dell'Isis, inoltre, hanno rivendicato sul web una «operazione militare di resistenza» contro le forze egiziane nel deserto occidentale, annunciando in questo modo la loro presenza nelle aree desertiche a ridosso del confine libico. «In un'operazione benedetta da Dio i soldati del Califfato hanno affrontato una campagna condotta dall'esercito degli apostati nel deserto occidentale. Questa operazione li ha obbligati a ritirarsi dal luoghi dopo essere stati sconfitti dai mujaheddin», è quanto si legge nella loro dichiarazione.

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