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Lavori a Buckingham Palace, la regina Elisabetta costretta a traslocare

Un restauro avrà un costo enorme: 150 milioni di sterline, pari a 210 milioni di euro

LONDRA. Anche i sovrani... traslocano. Lo sa bene la regina Elisabetta che sarà costrretta a lasciare Buckingham Palace per almeno un anno a causa dei lavori non più rinviabili di ristrutturazione nel quale dal 1952 non si effettua alcuna manutenzione importante.  A rivelarlo sono il Times e il Daily Telegraph secondo i quali anche i due figli di Elisabetta II, Andrea duca di York e Edoardo, conte di Wessex dovranno trovarsi un nuovo alloggio durante i lavori. Un restauro avrà un costo enorme: 150 milioni di sterline, pari a 210 milioni di euro.

Secondo indiscrezioni la regina e il principe consorte Filippo si trasferiranno al castello di Windsor, 40 km a sud di Londra, la residenza preferita di Sua Maestà. L'edificio che forma il centro dell'attuale palazzo venne invece costruito come grande residenza di campagna per John Sheffield, duca di Buckingham e Normandy, nel 1703. Buckingham fece ricostruire l'abitazione dall'architetto William Winde. Lo stile scelto fu quello di un grande blocco centrale a tre piani, con due ali di servizio più piccole ai fianchi.

Nel 1762, Buckingham House venne venduta da un discendente del duca, Sir Charles Sheffield, a re Giorgio III. La nuova residenza venne destinata a residenza privata per la famiglia reale, in particolare per la Regina Carlotta, consorte di Giorgio III, piuttosto che al ruolo di palazzo reale ufficiale, che rimase a St. James's Palace. Nel 1820 sotto Giorgio IV iniziarono i lavori di allargamento di John Nash. Ma solo nel 1837 con Vittoria divenne residenza permanente dei sovrani britannici. Buckingham Palace ha 775 stanze (l’appartamento privato di Sua Maestà è composto solo di 9), inclusi 78 bagni e 52 stanze da letto. I problemi che ha sono quelli di tutte le vecchie case ma su scala gigantesca: impianti idraulici ed elettrici non a norma. Non solo. In alcune stanze ci sono ancora isolanti di asbesto che debbono essere rimossi con grande cautela.

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