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Traghetto affondato in Cina, poche speranze per i 400 dispersi

JIANLI. Diminuiscono di ora in ora le speranze di salvezza per le oltre 400 persone rimaste intrappolate in una nave da crociera capovolta in Cina durante una tempesta, ormai più di 36 ore fa, nonostante centinaia di soccorritori stiano cercando incessantemente di trovare qualche superstite nel fiume Yangtze. Potrebbe trattarsi del peggior incidente di navigazione avvenuto in Cina negli ultimi 70 anni.  I media di Stato hanno riferito che sette corpi sarebbero stati estratti dall'imbarcazione, che galleggia con una piccola parte di scafo ancora emergente dall'acqua grigia del fiume. In tutto le persone salvate sono 14, ma la stragrande maggioranza dei 458 passeggeri, molti dei quali in età avanzata, sono ancora dispersi. Questa mattina la tv di Stato Cctv ha annunciato di dover interrompere la diretta dal luogo del disastro «per motivi tecnici». Polizia e truppe paramilitari hanno bloccato gli accessi al sito. La nave Eastern star viaggiava controcorrente lunedì notte da Nanjing a Chongqing quando all'improvviso si è trovata al centro di un ciclone con venti ad oltre 130 chilometri orari.

«Esprimo la mia vicinanza al popolo cinese - ha detto il Papa in udienza generale - in questo momento difficile a causa del disastro del traghetto sul fiume Yangtze. Prego per le vittime, per le loro famiglie e per tutti coloro che sono coinvolti nel salvataggio».

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