TUNISI. «Il 18 marzo mio figlio era davanti alla tv. Ho visto con lui l'attentato in televisione, la jihad non gli piace per niente». Lo ha detto la madre di Abdelmajid Touil, il marocchino di 22 anni arrestato nel Milanese con l'accusa di terrorismo. «Mio figlio è innocente, mio figlio non c'entra niente era in Italia - ha aggiunto arrivando a casa, con il capo coperto da un hejab bordeaux. Ha fatto una scuola di italiano e stava cercando lavoro. Come si può andare in Tunisia senza avere documenti?», alludendo alla denuncia di smarrimento del passaporto fatta proprio dalla donna (che però è posteriore all'attentato, ndR). La donna ha anche mostrato una copia del foglio di intimazione e ha raccontato come il congiunto è arrivato in Italia clandestinamente: «È andato a Tunisi in aereo. Lì è stato tre giorni e poi si è trasferito in Libia, per cercare lavoro. Si è fermato per una quindicina di giorni, e poi è partito con un barcone ed è venuto qui».
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