
MILANO. Un cittadino nordafricano di 22 anni, presumibilmente marocchino, è stato arrestato nel Milanese perchè ritenuto coinvolto nella strage al Museo del Bardo a Tunisi. Si chiama Touil Abdelmajid, ed era già stato identificato nel febbraio 2015 a Porto Empedocle dopo essere arrivato con un barcone con altre 90 persone.
Il marocchino arrestato era ricercato a livello internazionale dalle autorità Tunisine che lo ritengono coinvolto nell'attentato costato la vita a 24 persone, tra cui quattro italiane. È stato catturato dalla Digos a Gaggiano (Milano) ieri sera.
È stato arrestato dalla Digos della Polizia e dal Ros dei Carabinieri il giovane marocchino ritenuto coinvolto nella strage al Museo del Bardo a Tunisi. È stato bloccato in esecuzione di un mandato di cattura internazionale dell'autorità giudiziaria tunisina con le accuse di omicidio, sequestro di persona a mano armata e adesione a una organizzazione terroristica.
Il marocchino arrestato a Gaggiano, nel Milanese, in quanto ritenuto del gruppo che ha messo a segno l'attentato al museo del Bardo è irregolare ed è stato trovato in un'operazione congiunta di Ros e Digos presso dei parenti che
invece hanno un permesso di soggiorno. Carabinieri e polizia hanno eseguito un provvedimento dell'Autorità giudiziaria tunisina.
Dopo essere sbarcato il 17 febbraio scorso, aveva ricevuto un'ordine di espulsione. È questa l'unica traccia del presunto terrorista in Italia. Secondo le accuse e la ricostruzione degli investigatori Touil Abdelmajid sarebbe poi tornato nel proprio Paese per compiere l'attentato del 18 marzo. Il 22enne è stato preso in un appartamento di in una palazzina in via Pitagora, a Gaggiano
(Milano) che condivideva con madre e due fratelli.
Dalla Procura di Tunisi il 22enne marocchino arrestato è ritenuto responsabile della pianificazione e dell'esecuzione materiale dell'attentato al Bardo. In casa sua, in via Pitagora, a Gaggiano (Milano) gli investigatori della Digos hanno trovato e sequestrato del materiale che sarà analizzato dall'intelligence.
6 Commenti
Giuseppe
20/05/2015 13:33
questa versione non convince quasi nessuno: un marocchino (non tunisino) arriva in italia poi cambia idea, va in tunisia, paese non suo per partecipare ai fatti del museo, poi ritorna in italia. ma stiamo scherzando? anche ipotizzando che sia coinvolto (lo stabilira' un regolare processo), ma perche' allora ha attraversato il mediterraneo con un barcone richiando di morire e farsi identificare per poi tornare in un paese non suo? non era piu' semplice che andava direttamente li' e poi spariva nel deserto? ma credete davvero a questa storia cosi' come e' raccontata?
rosuccia
20/05/2015 14:17
se fosse così, gli italiani devono stare tranquilli , i terroristi sono già in italietta, alfano dice di stare traquilli.....ahahah
Giuseppe
20/05/2015 14:26
ma attenzione anche se la versione che fa acqua da tutte le parti fosse vera, perche' questa amplificazione mediatica e politica? spessissimo si sentono latitanti italiani arrestati in giro per il mondo, latitanti tedeschi arrestati in giro per il mondo. quindi e' quantomeno sospetta l'eccitazione mediatica e politica per la notizia. quindi anche se fosse tutto vero, resta la vergognosa strumentalizzazione e amplificazione in vista delle elezioni. i giornali stiano attenti a non fornire megafoni a chi vuole strumentalizzare per fini elettorali.
Giuseppe
20/05/2015 14:40
il web e' scatenato, tutti fanno a gara a smentire la versione ufficiale e una vicenda troppo strana. I fatti elencati sono una tale accozzaglia di controsensi che non si capisce se l'arrestato sia uno sprovveduto, un genio, o "la mente dell'attentato". "Torna in Tunisia" dopo aver avuto il foglio di via dall'Italia il 17 febbraio? C'era già stato prima? Non si sa... La madre (che abita a Gaggiate) denuncia lo smarrimento del passaporto del figlio: che senso ha? Se il figlio in Italia non avrebbe dovuto esserci, bisogna essere ben citrulli per denunciare che ha smarrito il passaporto in Italia. Non ha senso... Se in conferenza stampa si dice che il soggetto "era un perfetto sconosciuto", com'è che lo arrestano per strada, tecnicamene senza passaporto (vista la denuncia di smarrimento della madre), senza permesso di soggiorno ma sanno dove abita, cioè a pochi passi da dove l'arrestano. Non sarà che a dire dove abita è stato lui al momento dell'arresto, magari nel tantativo di dimostrare che non aveva fatto niente e che a casa avrebbe potuto dimostrare chi era? Tutto troppo confuso, qualcosa non quadra...
antonino pipitò
20/05/2015 15:47
solito fumo negli occhi per ragion di stato.....ci vogliono far credere all'efficienza dei nostri servizi e dei nostri inquirenti, piruocchiu avi a tussi?no a broncopolmonite !!!
Giovanni Zimmardi
20/05/2015 16:46
E meno male che qualche giorno fa il Ministro degli Esteri aveva dichiarato che terroristi, o presunti tali, con i barconi non ne arrivavano.