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"Corpi ovunque", "Un boato"
I racconti choc dei soccorritori

Arrivano i racconti di chi è sulle alpi francesi dove si è schiantato il volo della Germanwings

SEYNE LES ALPES. Sono visibili dall'alto, sorvolando il massiccio, i corpi delle vittime dell'Airbus della Germanwings, precipitato ieri mattina sulle alpi francesi durante un volo da Barcellona a Dusseldorf e in cui hanno perso la vita 150 persone. Lo dice il coordinatore dei soccorsi, Xavier Roy, parlando con i giornalisti al campo volo. «Sì, si vedono dei corpi - dice - ma per rispetto dei familiari delle vittime preferisco non aggiungere altro».  «L'identificazione dei corpi» delle vittime dell'incidente aereo della GermanWIngs nelle Alpi francesi «richiederà diversi giorni»: lo ha detto il procuratore della Repubblica di Marsiglia, Brice Robin.

«Ero in giardino e ho sentito un rumore strano, sordo. Mi sono girato e c'era quell'aereo che volava così basso...». Marc Emy, uno dei testimoni che ha assistito allo schianto dell'Airbus della Germanwings, ieri sulle Alpi francesi dell'Alta Provenza. «Poco dopo un boato - racconta - come la dinamite». Insieme a lui, nella loro casetta di Prads, a pochi chilometri dal luogo della tragedia, c'era anche la moglie: «Io ero in casa, ho solo sentito un rumore molto forte. ce l'ho ancora nelle orecchie».

L'esame della scatola nera rinvenuta ieri sul luogo dell'incidente dell'Airbus della Germanwings precipitato nelle Alpi francesi e inviata questa mattina agli inquirenti del Bea - l'ufficio per l'inchiesta e l'analisi degli incidenti aerei alle porte di Parigi - «potrebbe richiedere più di tempo del previsto visti i danni subiti».  Intervistato questa mattina da Radio RTL, il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, aveva detto che anche se danneggiata la scatola nera è comunque «utilizzabile». A quanto si apprende, la scatola nera permetterà di scoprire le «voci dei piloti, dei co-piloti all'interno della cabina, ma anche i rumori, l'ambiente all'interno, il motore, gli allarmi che sono scattati».  Il Bea ha fissato una conferenza stampa a partire dalle 16 di questo pomeriggio nel quartier generale di Le Bourget, alle porte di Parigi. L'altra scatola nera «sui parametri di volo» è ancora attivamente ricercata dagli inquirenti sul posto. Le due scatole nere sono complementari e potranno permettere di capire qualcosa di più sulla circostanza del dramma.

 «Sono state identificate finora 49 vittime spagnole delle quali abbiamo i nomi, i documenti di identità e persone di contatto». Lo ha detto in conferenza stampa il segretario di Stato spagnolo alla sicurezza, Francisco Martinez. Inizialmente era stata data notizia di 45 vittime «con cognome spagnolo» nella lista dei passeggeri dell'A320 di Germanwings, precipitato sulle Alpi francesi: «oggi abbiamo dati più affidabili», ha detto Martinez, grazie anche alle notizie date dai familiari delle vittime.

Si "spera" che i primi elementi contenuti nella scatola nera rinvenuta sul luogo dell'incidente dell'Airbus A320 della GermanWings precipitato ieri nelle alpi francesi possano disponibili a "fine pomeriggio": è quanto riferisce il procuratore della Repubblica francese citato da BFM-TV.

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