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Marò, la Cancelleria della Corte suprema rimanda il caso in aula

Da settembre scorso la Cancelleria seguiva le procedure amministrative del ricorso italiano

NEW DELHI. La Cancelleria (Registrar) della Corte Suprema indiana ha concluso oggi a New Delhi le procedure amministrative riguardanti un ricorso presentato dai legali dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in cui si contesta fra l'altro la presenza nelle indagini della polizia investigativa Nia. Dopo aver ascoltato gli avvocati delle varie parti presenti, il giudice della Cancelleria M.K. Hanjura ha chiuso la fase amministrativa e disposto il ritorno del caso in aula.

Da settembre scorso la Cancelleria seguiva le procedure amministrative del ricorso italiano dopo che la Corte aveva chiesto il parere su di esso a quattro parti coinvolte: i ministeri di Interni, Esteri e Giustizia e la polizia Nia. Preso atto che solo gli Interni avevano formalizzato la loro posizione, i giudici avevano concesso più tempo alle altre parti. Oggi, ultima opportunità per formalizzare le posizioni, davanti al giudice Hanjura si è appreso che il ministero degli Esteri ha sposato la posizione degli Interni, mentre quello della Giustizia si è limitato a comunicare di «avere ricevuto la notifica» senza però produrre un documento. La Nia invece, che aveva una lettera da presentare al magistrato, non lo ha fatto e, ha appreso l'ANSA sul posto, lo farà solo quando riprenderanno le udienze. A questo punto la discussione è stata chiusa e Hanjura ha dettato una ordinanza in cui si dispone una nuova calendarizzazione del caso in aula. Secondo fonti legali, questo avverrà fra due o tre settimane.

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