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Traghetto affondato in Bangladesh, le vittime salgono a 70

A bordo c'erano circa 200 persone

DACCA. È salito a 70 il bilancio delle vittime del traghetto affondato ieri nel fiume Padma in Bangladesh. Le ricerche dei dispersi sono state interrotte dopo che il ferry è stato recuperato dai fondali del fiume e rimorchiato a terra, ma le autorità - ha detto un amministratore del governo locale, Rasheda Ferdousi - continueranno a monitorare il fiume nella zona dell'incidente. Il funzionario non ha precisato il numero esatto dei dispersi. Sul traghetto viaggiavano circa 200 persone.

Un'ennesima tragedia si è consumata sui fiumi in Bangladesh, vere e proprie autostrade d'acqua, dove un traghetto con circa 200 persone a bordo si è inabissato dopo un incidente con una nave cargo. Una settantina circa di passeggeri sono dispersi e si teme che siano rimasti intrappolati nel relitto che si trova a una profondità di sei metri.  L'incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno ora locale, quando il battello, il ML Mostofa, si è scontrato contro una nave mercantile sul fiume Padma a circa 40 km a ovest dalla capitale Dacca. Il ferry collegava il terminal portuale di Paturia con quello di Daulatdia a qualche chilometro di distanza sulla riva opposta. Il Padma è uno dei più grandi corsi d'acqua nel Paese che sorge tra i delta del Gange e del Brahmaputra.  Non si conoscono le ragioni dell'urto che deve essere stato forte perchè il battello è affondato in poco tempo dopo essersi capovolto su se stesso. Probabilmente era sovraffollato di passeggeri e di veicoli, come spesso accade in Bangladesh.

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