BAGHDAD. Un italiano è stato "arrestato a luglio scorso nella zona di Erbil" ed è "detenuto dal dipartimento antiterrorismo della regione autonoma curda di Erbil" e del caso "si sta occupando il consolato italiano". Lo conferma il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni.
L'Italia e' stata informata nel settembre scorso dell'arresto di un suo cittadino da parte delle autorita' del Kurdistan iracheno, e "gli sta fornendo assistenza consolare", ha detto all'ANSA l'ambasciatore a Baghdad, Massimo Marotti. L'arresto, ha confermato l'ambasciatore, e' avvenuto in luglio, ma i diplomatici italiani non hanno ancora ricevuto gli atti da cui risultino i reati di cui e' accusato. L'italiano arrestato dalle autorita' curde irachene "era entrato nel Kurdistan dalla Turchia per unirsi all'Isis", ha affermato il presidente della regione autonoma, Massud Barzani, in un'intervista al quotidiano panarabo Al Hayat. L'uomo, ha aggiunto, "e' un italiano originario". Vale a dire non e' originario, ne' lui ne' la sua famiglia, di altri Paesi
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