NEW YORK. Facebook censura le immagini del profeta Maometto ed è polemica su Mark Zuckerberg, che dopo l'attentato a Charlie Hebdo si era schierato per la libertà di espressione. Il Washington Post parla di "ipocrisia". La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il blocco in Turchia delle pagine che offenderebbero il profeta. Fb aveva già accettato di oscurare le pagine di alcuni rivali del leader del Cremlino Putin, o quelle di alcuni gruppi di dissidenti in Cina, a partire dai tibetani.