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Australia, leader laburista lascia la politica per combattere l'Isis

Matthew Gardiner, ha lasciato il Paese per unirsi ai combattenti curdi contro i militanti dello Stato islamico

ROMA. Il leader del Partito laburista del Northern Territory australiano, Matthew Gardiner, ha lasciato il Paese per unirsi ai combattenti curdi contro i militanti dello Stato islamico (Isis): lo riporta la Abc online. Il politico 43/enne ha perso la carica di presidente del Partito ed è stato sospeso oggi, secondo un comunicato del Labor. Gardiner, che all'inizio degli anni Novanta ha combattuto nell'esercito australiano in Somalia come ingegnere, è riuscito a lasciare il Paese - secondo la Abc - poichè non era segnalato in alcuna delle liste di persone da tenere sotto controllo.

Il governo federale non sa quanti australiani si siano uniti ai combattenti curdi, ma stima che circa 90 cittadini siano al fianco dell'Isis. Da parte sua, un portavoce del Procuratore generale George Brandis, ha detto che è vietato ai cittadini australiani appoggiare qualsiasi gruppo armato in Siria, anche se le forze australiane ed i ribelli curdi combattono contro un nemico comune. «È illegale combattere in Siria al fianco di qualsiasi schieramento del conflitto», ha detto il portavoce: «Se si partecipa illegalmente a conflitti all'estero si rischia fino all'ergastolo al rientro in Australia». La polizia federale del Paese non ha voluto commentare la notizia, sottolineando che c'è un'indagine in corso.

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