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La scalata più difficile al mondo: due alpinisti in cima a El Captain

L'impresa di Kevin Jorgeson, 30 anni, e Tommy Caldwell, 36, è stata resa più difficile dal fatto che i due hanno scalato la parete in freeclimbing

NEW YORK.  Due alpinisti americani hanno conquistato in «freeclimbing» una montagna impossibile: Kevin Jorgeson, 30 anni, e Tommy Caldwell, 36, hanno raggiunto la vetta di El Captain lungo la parete del Dawn Wall, un monolito di granito alto 900 metri al centro del Parco nazionale di Yosemite, in California e il terreno di prova più sacro e importante per i rocciatori. È dal 27 dicembre che Kevin e Tommy si arrampicavano come ragni su una parete: scalando di giorno e di notte, dormendo in tende appese alla roccia, mangiando pesche in scatola, un occasionale sorso di whisky. Dopo una decina di tentativi falliti di superare il «passaggio 15» dei 32 della parete Dawn Wall, così chiamata perchè è la prima sfiorata dalle luci dell'alba, Jorgeson aveva finalmente raggiunto Caldwell e i due sono arrivati in cima all'unisono.

Per gli alpinisti di tutto il mondo El Captain è il «Santo Gral» delle scalate: mai conquistato in freeclimbing prima di oggi. Parte della complessità di una impresa del genere è nell'effetto cumulativo sul corpo e sulla mente del rocciatore. L'arrampicata è resa ancora più difficile dalle regole del «freeclimbing» che impongono agli alpinisti di usare solo il corpo per scalare, anche se per motivi di sicurezza sono legati alle corde che li sorreggono in caso di caduta. Jorgeson è stato salvato proprio da queste funi mentre tentava di superare il micidiale «passaggio 15», il più difficile dell'intera impresa. Per farlo ha sacrificato più volte la pelle delle mani: nel «freeclimbing» ogni graffio alle dita è l'equivalente di una foratura al Tour de France.

Jorgeson e Caldwell studiavano da anni le mosse necessarie a conquistare quella parete levigata come l'alabastro e ripida come il muro di una stanza dove i punti di appiglio sono piccoli come ciottoli e acuminati come lame di rasoio. Per Caldwell era il sogno di una vita, quasi una ossessione - «la mia Balena Bianca», aveva detto al New York Times paragonandosi a Achab che insegue Moby Dick - e un modo per mettere dietro le spalle i fantasmi del divorzio nel 2010 da un'altra famosa alpinista, Beth Rodden, e di una brutta avventura in Kyrgyzstan: nel 2000 fu preso ostaggio con altri rocciatori, ma Tommy riuscì a farli liberare scaraventando uno dei rapitori in un dirupo.

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