ANKARA. Un ragazzo di 16 anni è stato arrestato e incriminato per aver «insultato» il presidente Tayyip Erdogan. Lo riferiscono oggi i media turchi. Il giovane, aderente ad un movimento di sinistra, è accusato di aver insultato Erdogan durante una cerimonia in memoria di un giovane professore laico ucciso da estremisti islamici nel 1930. Secondo Hurriyet, in particolare il ragazzo aveva accusato il presidente di corruzione.
Lo scorso 12 novembre, uno studente universitario è stato condannato in Turchia a cinque mesi di carcere per aver scritto su un muro frasi offensive contro l’Islam. Lo ha riferito il sito del quotidiano Hurriyet, precisando che il giovane, identificato solo con le iniziali D. D., ha eseguito i graffiti durante la manifestazione del primo maggio a Eskisehir, nell’ovest del paese.
Per l’accusa lo studente si è reso colpevole di aver “umiliato tutti i valori religiosi di un paese pio”. I graffiti, inoltre, a causa della loro natura provocatoria, avrebbero potuto “disturbare la quiete pubblica”, ha sottolineato la procura che ha indagato sul caso.
La condanna dell’universitario si lega ad altri due casi analoghi balzati all’attenzione dei media turchi, quelli del linguista turco-armeno e scrittore Sevan Nisanyan e dell’acclamato pianista Fazil Say. Entrambi sono stati condannati per blasfemia. Nisanyan è stato condannato a tre mesi e mezzo di carcere per aver pubblicato su un blog un post ritenuto offensivo nei confronti del profeta Maometto. Say è stato condannato a 10 mesi per “insulti alla religione” dopo aver ritwittato alcuni versi del poeta persiano, Omar Khayyam.adnkronos
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