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Attacchi e guerriglia dei separatisti, strage in India

L'attacco ha provocato decine di morti e al momento ci sarebbero 80 feriti

NUOVO DELHI. È salito ad almeno 52 il numero delle vittime di due attacchi sferrati dalla guerriglia separatista del Fronte nazionale democratico del Bodoland (Ndfb) nello Stato nord-orientale indiano di Assam. Lo riferiscono le tv a New Delhi. Secondo l'emittente Times Now, sarebbero inoltre 80 i feriti, mentre un portavoce della polizia ha detto a Ndtv che «la metà delle persone uccise dai guerriglieri sono donne e bambini». Il presidente della repubblica Pranab Mukherjee ad il premier Narendra Modi hanno condannato l'attacco contro «persone inermi» e chiesto «una ferma azione contro questo tipo di atti». Il ministro dell'Interno Rajnath Singh si recherà in giornata sul posto per gestire l'emergenza, dopo che il governatore dell'Assam, Tarun Gogoi, ha chiesto l'invio di ulteriori forze di sicurezza.
Gli attacchi sono avvenuti nei distretti di Sanitpur e Kokrajhar e sono stati confermati dalla polizia locale secondo cui «ad operare è stato un commando fortemente armato». Da parte sua l'ispettore generale di polizia S.N. Singh ha sostenuto che «i militanti appartengono ad una fazione del Ndfb che non ha accettato la tregua firmata dai vertici dell'organizzazione e che ha attaccato i villaggi come risposta all'intensificazione delle operazioni da parte delle forze di sicurezza». A causa di questa emergenza è stato decretato un «allarme rosso» in gran parte dell'Assam, mentre la frontiera con il Bhutan è stata chiusa. Il Ndfb, considerato organizzazione terroristica dall'India, è nato nel 1998 con l'obiettivo creare uno Stato indipendente (Bodoland) per la popolazione Bodo dell'Assam. Nel maggio 2005 ha firmato un cessate il fuoco con il governo, decisione contestata da alcune fazioni, che hanno continuato le operazioni contro la popolazione non-Bodo e le forze di sicurezza.

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