NEW YORK. I collegamenti internet in Corea del Nord, normalmente limitati, sembrano in queste ore saltati del tutto. Per diverso tempo l'accesso al web per i pochi nordcoreani a cui è consentito è stato impossibile.
I motivi non sono ancora chiari, ma secondo alcuni esperti potrebbe trattarsi di una ritorsione americana all'attacco dei pirati informatici alla Sony Pictures, di cui l'Fbi ha pubblicamente attribuito la responsabilità a Pyongyang (che nega). "Non ho mai visto prima un'instabilità e interruzione del genere" in Corea del Nord, ha affermato Doug Madory, direttore di analisi internet al Dyn Research, citato da Abc News. "Normalmente ci sono salti della connessione, non problemi continui. Non sarei sorpreso se stessero al momento ricevendo un qualche genere di attacco", ha aggiunto.
Nei giorni scorsi Barack Obama aveva affermato che gli Stati Uniti avrebbero reagito con una "risposta proporzionata" agli attacchi informatici che hanno indotto la Sony Pictures ad annullare l'uscita nelle sale del film satirico 'The Inteniew', che racconta di un fantasioso attentato per uccidere il leader nordcoreano Kim Jong-un. Attacco che, secondo il presidente americano, ha rappresentato una forma di "cyber-vandalismo, non un atto di guerra" e che tuttavia non può restare impunito perche' non e' accettabile che ci sia "un dittatore da qualche parte capace di imporre la censura qui, negli Stati Uniti".
Proprio oggi, la portavoce del Dipartimento di Stato Maria Harf ha detto del resto che delle rappresaglie americane "alcune si vedranno, altre no". Pyongyang smentisce peraltro qualsiasi addebito e la questione e' oggi arrivata fino all'Onu, dove l'ambasciatrice americana Samantha Power ha respinto la proposta nordcoreana di un'inchiesta congiunta sugli attacchi degli hacker che hanno colpito la Sony. "Non contenta di negare la liberta' di espressione al suo popolo, la Corea del Nord sembra adesso voler fare lo stesso negli Stati Uniti", ha tuonato la Power nel corso di un dibattito al Consiglio di Sicurezza sulla situazione dei diritti umani sotto il regime di Pyongyang. La Corea del Nord fa un uso estremamente limitato di internet. Secondo il Nyt, dispone ufficialmente di soli 1.024 indirizzi IP (internet protocol). Per avere un idea, basti pensare che gli Stati Uniti ne hanno diversi miliardi.
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