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Stop alle pensioni per gli ex nazisti: la Camera dice sì

Un'iniziativa presa dopo che un'inchiesta dello scorso ottobre ha rivelato che il governo americano continuava a versare la pensione a ex criminali di guerra in cambio della loro espulsione dal Paese

WASHINGTON. La Camera dei rappresentanti Usa ha adottato all'unanimità una proposta di legge che abolisce il versamento delle pensioni a ex nazisti che hanno vissuto nel Paese. Un'iniziativa presa dopo che un'inchiesta dello scorso ottobre ha rivelato che il governo americano continuava a versare la pensione a ex criminali di guerra in cambio della loro espulsione dal Paese. La legge 'Nessuna pensione per i nazistì, che deve ancora essere approvata dal Senato, ha lo scopo di individuare gli ex nazisti ancora in vita che hanno lasciato gli Usa dopo essere stati identificati dalle autorità.

Uno di questi è il tedesco Jakob Denzinger, 90 anni, ex guardia ad Auschwitz durante la seconda guerra mondiale, che ora vive in Croazia. In base ad un accordo con le autorità, nel 1989 ha accettato di lasciare gli Usa prima di essere spogliato della sua cittadinanza statunitense, ma in cambio avrebbe continuato a ricevere i versamenti della pensione. Ora è sotto inchiesta del governo croato per crimini di guerra.  «Anche se il numero delle pensioni che ricevono i nazisti è basso, continuarne il pagamento sarebbe un insulto a coloro che hanno sofferto per mano loro», ha detto il repubblicano Sam Johnson, co-autore del provvedimento adottato dalla Camera.

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