ISLAMABAD. Un leader di un partito religioso è stato ucciso stamane nella provincia del Sindh, nel Pakistan meridionale. Khalid Mehmood Soomro, ex senatore e segretario generale della Jamait Ulema i Islam (JUI-F), il più grande gruppo politico islamico, è caduto in un agguato di sospetti militanti mentre stava andando in una moschea nell'area di Sukkur dove più tardi avrebbe dovuto partecipare a una conferenza.
«Stava pregando - ha detto il portavoce del JUI-F Hafiz Hussain Ahmad - quando due o tre uomini armati gli hanno sparato». È stato colpito da quattro proiettili ed è morto poco dopo all'ospedale. Gli aggressori si sono poi diileguati. La salma è stata portata a Larkana, sua città natale per le esequie. Secondo i media locali, l'omicidio potrebbe sollevare le proteste del partito islamico.
Ieri un'altra moschea è stata presa di mira. E' avvenuto Nigeria, alla Grande Moschea di Kano, nel nord del Paese, dove sono morte 64 persone e 126 i feriti. L'agguato potrebbe essere legato a un discorso, fatto la settimana scorsa, contro gli integralisti islamici nigeriani da Boko Haram , l'emiro della Grande Moschea di Kano, teatro di un triplice attentato poco dopo l'inizio della preghiera del venerdì.
In particolare, l'emiro Sanusi Lamido Sanusi aveva rivolto un appello alla popolazione di tutto il nord del Paese, chiedendo alla gente di prendere la armi contro i terroristi dell'organizzazione Boko Haram.
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