BRUXELLES. «Sarà una nuova partenza» per la politica estera europea. Così Federica Mogherini all'arrivo al Consiglio Esteri, il primo dopo l'insediamento come alto rappresentante nella nuova Commissione europea. «Se vogliamo essere efficaci nel mondo dobbiamo essere efficaci a cominciare da qui a Bruxelles», aggiunge.«Cercheremo di avere un incontro più orientato», precisa Mogherini indicando che l'obiettivo del nuovo «metodo di lavoro» che intende portare nel Consiglio Esteri e quello di avere «una discussione più politica» il cui obiettivo è cercare «di raggiungere decisioni per agire».
Perchè, sottolinea, nelle riunioni dei ministri «dobbiamo riflettere e scambiarci opinioni, ma soprattutto dobbiamo cambiare il nostro metodo di lavoro in modo che alla fine della riunione abbiamo una chiara idea di cosa fare insieme».
L'Ucraina sarà «il punto principale» nell'agenda del Consiglio Esteri dell'Ue, afferma Federica Mogherini. Arrivando al Consiglio Esteri, l'Alto rappresentante dell'Unione precisa che «sicuramente discuteremo le sanzioni, ma non solo». «Dobbiamo lavorare anche sugli altri due pilastri»: «le riforme» a Kiev (a cominciare dal quella della sicurezza civile per la quale dal primo dicembre comincia la missione europea Euam) ma anche «il dialogo con la Russia per trovare una soluzione alla crisi», ha detto ancora Mogherini.
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