BRISBANE. Usa, Giappone ed Australia si oppongono alle «azioni destabilizzanti» della Russia in Ucraina, chiedendo che i responsabili della distruzione dell'aereo MH17, a luglio, «vengano rinviati a giudizio».
È quanto emerge da un incontro multilaterale ai margini del G20 di Brisbane, in Australia. In un comunicato diffuso al termine di un incontro tra Barack Obama, Shinzo Abe e Tony Abbott, si legge che i tre paesi sono «risoluti... nell'opporsi alla cosiddetta annessione della Crimea da parte della Russia e alle azioni destabilizzanti nell'est dell'Ucraina». I tre leader hanno inoltre chiesto che vengano «risolte in maniera pacifica» le dispute sulle frontiere marittime, «in conformità con il diritto internazionale» e «attraverso meccanismi giuridici come l'arbitrato».
Su questo punto il testo non riferimenti particolari, ma tali dispute sono numerose in estremo oriente, come quella tra Cina e Giappone per un arcipelago conteso.
Il presidente russo Vladimir Outin ha lasciato Brisbane, al termine di un Vertice teso a causa della crisi ucraina. Lo scrive la France Presse.
In una conferenza stampa, Putin lo ha riconosciuto, nonostante le numerose pressioni dei leader occidentali nei suoi confronti a causa della crisi ucraina. «Effettivamente, alcuni dei nostri punti di vista non coincidono, ma le discussioni sono state complete, costruttive e molto utili», ha detto il presidente russo. La decisione ucraina di isolare economicamente l'est separatista e filorusso del paese è un «grave errore» secondo il presidente Vladimir Putin, in quanto isola di fatto quei territori dal resto dell'Ucraina. In una conferenza stampa al margine al Vertice del G20 di Brisbane, Putin ha detto : «ho appreso dai media l'isolamento economico delle regioni di Lugansk e Donestk. Penso sia stato un grave errore». Putin intende parlarne con il presidente ucraino Petro Poroshenko.
«Durante il G20 è arrivato un messaggio molto chiaro dall'Europa e dagli Usa alla Russia sul modo nel quale noi intendiamo affrontare la crisi ucraina nei prossimi mesi e nei prossimi anni». Lo ha detto il premier britannico David Cameron.
«Se la Russia in Ucraina continuerà a violare lo spirito dell'accordo di Minsk, che Putin stesso ha accettato, l'isolamento della Russia continuerà». Lo ha detto il presidente americano Barack Obama in una conferenza stampa al vertice del G20 in Australia.
«La Russia ha l'opportunità di prendere una strada diversa per risolvere la crisi in Ucraina nel rispetto della sovranità e del diritto internazionale - ha detto ancora Obama - se lo farà io sarò il primo a eliminare le sanzioni che obiettivamente hanno un effetto devastante su economia russa. Se continuerà a violare il diritto e gli accordi di Minsk allora continuerà anche l'isolamento della Russia».
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