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New York, bimbo ucciso in ascensore: si fa strada l’ombra del serial killer

Ferita l'amichetta, killer in fuga. Joshua aveva solo sei anni. Si cerca una relazione con un omicidio avvenuto due giorni fa sempre nella stessa zona di Brooklyn, quando un 18enne è stato ucciso con 32 coltellate al petto

NEW YORK. Una calma domenica di sole pre estiva e due bambini che decidono di andarsi a comprare un gelato. E' la periferia orientale di Brooklyn e nulla lascia presagire una tragedia. Invece i due piccoli non mangeranno mai quel gelato perché il tragitto verso la gelateria per uno di loro si rivelerà una tomba per la follia di uno sconosciuto che li ha colti di sorpresa mentre erano in ascensore. Lì dentro, senza via di scampo, si sono visti trafiggere da ripetute pugnalate inflitte con un coltello da macellaio. Quella follia omicida ha spezzato l'esistenza di Prince Joshua Avitto, un bimbo di colore di soli sei anni. Il suo corpicino non ha resistito alle pesanti coltellate. Prince è stato trovato morto dalla polizia nell'ascensore.
"Era solo una giornata normale - ha detto un testimone - con i bambini che giocavano. Poi l'inferno, persone che gridavano e correvano da una parte all'altra. Non riesco a togliermi quell'immagine dalla mente. Era senza vita, sangue ovunque". La sua amichetta Mikayla Capers, di sette anni, è riuscita invece a scappare nonostante l'uomo la inseguisse. Stremata e ferita è crollata davanti ad un palazzo nelle vicinanze. E' stata portata in ospedale e sottoposta ad intervento chirurgico. Non è in pericolo di vita. Dell'omicida invece nessuna traccia. Si è subito dato alla fuga.
Al momento gli agenti hanno solo ritrovato l'arma del delitto ma non hanno idea del movente che lo ha spinto ad accanirsi contro due innocenti ragazzini. Si cerca tuttavia di capire se c'è una qualche relazione con un omicidio avvenuto due giorni fa sempre nella stessa zona di Brooklyn, quando un 18/enne è stato ucciso con 32 coltellate al petto. Una giovane vita spezzata e diverse altre messe a rischio sono state il bilancio di un fine settimana all'insegna della violenza a New York.
Oltre tredici sono le persone rimaste ferite in diverse sparatorie verificatesi in poche ore tra sabato e domenica. La scia di sangue si è concentrata a Brooklyn, in particolare nella periferia orientale, gli altri episodi si sono verificati a Harlem e nel Bronx. Tra le persone ferite a Brooklyn due giovani di 18 e 16 anni che partecipavano ad una marcia in memoria di un amico ucciso nel 2010 da un proiettile destinato ad un'altra persona. I due ragazzi sono stati colpiti alle gambe. L'incidente più grave è avvenuto a Shepherd Ave, dove un 32enne è stato raggiunto da cinque proiettili. Ora si trova ricoverato in ospedale in condizioni critiche. Ancora a Crown Heights, quattro persone sono state ferite mentre partecipavano ad un barbecue.

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