GUERRA E PACE
«Quattro anni fa, ho promesso di porre fine alla guerra in Iraq. L'abbiamo fatto. Ho promesso grande concentrazione nella lotta ai terroristi che ci hanno attaccato l'11/9. L'abbiamo fatto. Abbiamo smussato lo slancio dei talebani in Afghanistan, e nel 2014, la nostra più lunga guerra sarà finita. Le trame terroristiche devono essere interrotte. La crisi dell'Europa deve essere contenuta. Il nostro impegno per la sicurezza di Israele non deve vacillare, e il governo iraniano deve affrontare un mondo unito contro le sue ambizioni nucleari».
INDUSTRIA ED ECONOMIA
«Nell'industria potremo avere un milione di nuovi posti di lavoro entro la fine del 2016 ed esportazioni raddoppiate per la fine del 2014. Dopo un decennio di declino, questo paese ha creato oltre mezzo milione di posti di lavoro nella produzione negli ultimi due anni e mezzo».
TASSE E DEFICIT
«Ho tagliato le tasse a coloro che ne avevano bisogno: famiglie della classe media, piccole imprese. Non credo che un altro giro di agevolazioni fiscali per milionari porterà nuovi posti di lavoro o pagherà il nostro deficit. Mi rifiuto di chiedere agli studenti di pagare di più per il college».
ISTRUZIONE
«Si può scegliere un futuro in cui sempre più americani abbiano la possibilità di acquisire le competenze di cui hanno bisogno per competere. Non importa quanti anni e quanti soldi abbiano».
ENERGIA E SICUREZZA
«A differenza di mio avversario, non lascerò scrivere alle compagnie petrolifere il piano energetico di questo paese o mettere in pericolo le nostre coste. Offriamo un percorso migliore, un futuro in cui si continui a investire in eolico e solare e carbone pulito».
IL FUTURO
«I nostri problemi possono risolversi, le sfide possono essere lanciate. Vi guiderò lungo un cammino tortuoso, ma che conduce in un posto migliore. Non pensiamo che il governo possa risolvere tutti i nostri problemi. Ma non credo che il governo sia la fonte di tutti i nostri problemi. Nessun partito ha il monopolio della saggezza. Nessuna democrazia funziona senza compromessi».
IN AMERICA SI PUÒ
«Noi crediamo che un bambino sfuggito alla povertà da grande possa, con una borsa di studio, diventare il fondatore del prossimo Google, o lo scienziato che cura il cancro, o il presidente degli Stati Uniti. È in nostro potere di dargli questa possibilità».
GLI IMMIGRATI
«È giusto che un giovane immigrato cresciuto qui, che qui ha promesso fedeltà alla nostra bandiera non debba essere espulso dall'unico paese che abbia mai chiamato a casa».
GLI SLOGAN
«Nel 2008 dissi ”Sì, possiamo”, oggi dico ”Sì, possiamo ma ci vuole tempo”».
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