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Moda, i capricci della "signora Vogue America"

Ha stravolto il calendario delle passerelle milanesi e nel lavoro come nella vita Anna Wintour non accetta compromessi

Milano. Una bisbetica indomata. Se la Camera Nazionale della Moda crede di averla spuntata nella sua lotta contro la temibilissima direttrice di Vogue America, è pur vero che la signora Anna Wintour vista da vicino un certo effetto lo fa. Lei che richiede e ottiene la riduzione a 5 giornate della Settimana della Moda, lei che sa calamitare l'attenzione – ma anche le ire – di giornalisti e spettatori, ben più di quanto sappiano fare star e starlette del Belpaese.
In occasione delle ultime passerelle milanesi, per la Fashion Week che si è da poco conclusa, la giornalista a capo della “Bibbia della moda” dal 1988 ha fatto sfigurare persino Zoe Saldana, la protagonista blu dell'ultimo kolossal di James Cameron, “Avatar”, seduta nel parterre di ospiti per assistere alla presentazione della collezione Max Mara.
Con fare sicuro e passo spedito Anna Wintour ha raggiunto il suo centralissimo posto in prima fila, impeccabilmente fasciata in uno dei suoi striminziti tailleur – si vocifera che mangi pochissimo e che il suo unico peccato di gola siano i cappuccini bollenti –, con l’irreprensibile e intramontabile caschetto biondo che nasconde l’età che avanza e gli irrinunciabili occhiali da sole poggiati sopra il naso.
Stranamente puntuale (tra i tanti aneddoti che girano sulla signora Vogue America, anche quello per cui avrebbe fermato l’inizio della sfilata fino a quando non fosse arrivato un paio di scarpe, facilmente acquistabile anche in negozio, direttamente da casa sua ndr), a differenza degli altri giornalisti e spettatori che assistono alle sfilate come se con lo sguardo vanno dietro ad una pallina da tennis, Anna Wintour non muove il capo e il volto non fa una piega mentre aspetta che siano le modelle a sfilare di fronte a lei e non il suo collo ad inseguire il loro andamento.
Neppure si è fatto in tempo a vedere scomparire l’ultimo tacco dietro le scene, che la direttrice ha indossato il suo collo di visone ed è scappata via, facendo infuriare i giornalisti e dando il via alla danza assai fragorosa dello “svuotamento” del salone. E a proposito della sua pelliccia, è cosa nota che Anna Wintour ne sia una grande appassionata, al punto da fare periodicamente rifornimento in quel di Chanel e Fendi e al punto da essere stata presa di mira da gruppi di animalisti con tanto di torta in faccia.
Altro pallino della scortatissima direttrice di Vogue America, che anno dopo anno enfatizza sempre di più la moda e gli stilisti americani – basti pensare a John Galliano e Marc Jacobs – ma che non sa rinunciare al fascino degli abiti di Miuccia Prada, è l’obesità: alla formosa presentatrice americana Oprah Winfrey, ad esempio, ha concesso di posare per la copertina del suo Vogue a patto che perdesse 20 chili.

Grande appassionata di tennis – è una carissima amica del numero uno al mondo, Roger Federer –, si alza prestissimo la mattina proprio per fare una partita e, dopo una giornata in ufficio, la sera si addormenta massimo alle 22. Ritmi di vita serratissimi, dunque, per lei che ai party e agli eventi si ferma massimo un quarto d’ora e, probabilmente, anche per l’ex marito David Shaffer, uno psichiatra infantile di 13 anni più grande, da cui ha divorziato dopo 15 anni di matrimonio. 

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