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Ancora caldo in Sicilia, weekend di Halloween con quasi 30°: «Alte temperature fino a dicembre»

La lunga estate calda, anzi caldissima quella siciliana. Il titolo del celebre film del 1958 con Paul Newman potrebbe rappresentare bene la situazione meteo nell'Isola, che si appresta a vivere un nuovo weekend con temperature tutt'altro che autunnali.

"Il progressivo rinforzo dell'anticiclone porta condizioni stabili e soleggiate. Non si intravedono cambiamenti sostanziali sino a fine mese - dicono i meteorologi di 3B Meteo -, con ancora dominanza dell'alta pressione foriera di tempo stabile, asciutto e molto mite".

Fra sabato e domenica, nel weekend di Halloween, potrebbero sfiorarsi i 30 gradi nel Trapanese e nelle zone interne dalla provincia di Ragusa.

"Un campo di alte pressioni abbraccia la Sicilia - aggiungo gli esperti di 3B Meteo -, garantendo tempo stabile ed assolato ovunque. Nello specifico su litorale tirrenico, litorale ionico e sull'area dello Stretto cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per l'intera giornata".

A novembre ancora caldo, dicembre caldo e piovoso

E per i prossimi mesi, forse fino alla fine dell'anno, la situazione potrebbe non cambiare di molto. Novembre si annuncia già con temperature superiori alla media e si prevede lo stesso in dicembre, quando il caldo sarà accompagnato da un numero di giorni piovosi superiore alla norma. Lo indicano le previsioni stagionali del consorzio Lamma, che riunisce Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), diretto da Bernardo Gozzini.

"Mentre a novembre le precipitazioni saranno nella media stagionale, dicembre sarà molto più piovoso", ha detto Gozzini. Per gennaio 2023 si prevedono invece temperature e piogge nelle medie stagionali.

Elaborate sulla base dell'andamento climatico del periodo compreso fra il 1981 e il 2010, le previsioni stagionali mettono in relazione l'aumento delle precipitazioni al fenomeno de La Niña, ossia l'anomalia che interessa tutte le regioni del Pacifico fino alla regione indiana, l'Africa e l'Atlantico e che nei due anni passati ha reso più frequenti le precipitazioni nell'area del Mediterraneo nella parte finale dell'autunno e all'inizio dell'inverno.

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