C’è tutto il made in Italy enologico da tutte le regioni italiane e da oltre 30 nazioni alla 56/a edizione di Vinitaly, a Veronafiere dal 14 al 17 aprile. Il quartiere fieristico di oltre 180 mila mq è pronto a diventare l’agorà internazionale del wine business per 4.000 cantine. Una partecipazione consolidata che rinsalda la centralità del Salone internazionale del vino e dei distillati sempre più targetizzato sulle esigenze delle imprese e sulla promozione del settore in Italia e sui mercati esteri. In contemporanea a Vinitaly 2024 anche la 28/a edizione di Sol, International olive oil trade show (area C); Xcellent Beers (area C) e il 25/o Enolitech, Salone delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra (pad. F). Con le tre rassegne, il numero delle aziende presenti nei 17 padiglioni della fiera sale a quasi 4.300. Confermato Vinitaly and the city, il fuori salone in calendario nel centro della città scaligera, dal 12 al 15 aprile.
E la Sicilia sarà senz’altro protagonista al Vinitaly nel Padiglione 2: ci saranno circa 140 cantine, associazioni, i consorzi di tutela DOC (Consorzio Vini Doc Sicilia, Etna, Faro, Pantelleria, DOCG Cerasuolo e DOC Vittoria), la Fondazione SOStain, oltre alla Regione e all’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio.
Il fiore all’occhiello del comparto siciliano (che ha un fatturato complessivo di circa 1 miliardo di euro) è l’attenzione verso il biologico e la tutela del patrimonio di biodiversità dell’enologia siciliana. La Sicilia è infatti da alcuni anni la regione italiana con la più vasta superficie bio, pari a 37.650 ettari nel 2022, pari al 28% del totale nazionale. Una identità «green» certificata e una scelta di sostenibilità importante e apprezzata anche a livello internazionale.
E in particolare attraverso il Vinitaly i vini DOC Sicilia nel 2024 racconteranno di sé ad appassionati, consumatori e professionisti del settore vinicolo di tutto il mondo, con un unico obiettivo, quello di renderne sempre più nota la loro qualità e dunque innalzarne il valore. Sono del resto queste alcune delle finalità del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia, che fin dal 2012, in parallelo alle attività di tutela e vigilanza a difesa del consumatore e dei produttori, realizza eventi ed iniziative volte a promuovere la denominazione. “Il Vinitaly è una delle occasioni più importanti per divulgare i prodotti consortili. Nello stand totalmente dedicato, si alterneranno masterclass, seminari e degustazioni per il pubblico qualificato della fiera, mettendo in degustazione i vini dei produttori che aderiranno all'iniziativa”. sottolinea il presidente del Consorzio Antonio Rallo.
Oltre ai focus sull’enoturismo siciliano, realizzati in collaborazione con Le Soste di Ulisse, nel corso di Vinitaly 2024, saranno presentati i risultati e delle degustazioni di alcuni vini sperimentali nell’ambito del Progetto Bi.Vi.Si., che si pone come finalità la valorizzazione della biodiversità viticola siciliana nel solco dell’innovazione di processo e di prodotto, con l’obiettivo di dotare le imprese regionali di vantaggi competitivi sostanziali e duraturi. Nello specifico la scelta è stata quella di dedicarsi alla valorizzazione di alcuni vitigni autoctoni e reliquie per affermare le profonde connessioni tra il vitigno antico e la cultura del luogo che lo ha selezionato e coltivato e rafforzare il contributo che tali accessioni possono dare allo sviluppo agricolo ed economico del territorio regionale.
Sarà anche presentato il progetto “Vista Lucido”, che ha l’obiettivo di creare un modello di approccio innovativo e sostenibile di valorizzazione delle produzioni autoctone, con particolare riguardo alla cultivar Lucido con la conseguente valorizzazione dei vini, anche attraverso l’introduzione di nuove tipologie di prodotto, e migliorando la loro riconoscibilità sui mercati.
Anche Assovini Sicilia torna in campo con le aziende associate che rappresenteranno la diversità e l’unicità del patrimonio enologico siciliano. L’importanza del ruolo dei giovani nel futuro dell’enologia siciliana sarà sottolineato con il talk «Generazione Next: dialogo, crescita, territorio», dedicato al neo-gruppo under 40. «In un contesto politico-economico complesso come quello attuale, dove pesano anche i cambiamenti dei modelli di consumo, la Sicilia del vino si distingue per reattività, dinamicità e capacità di adattamento, fattori resi possibili dalla grande perizia dei nostri produttori, dalla varietà dell’offerta oltre che dal valore culturale proprio del vino siciliano», afferma Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia.
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