Venerdì 22 Novembre 2024

Presentata la guida ai vini del Giornale di Sicilia, le eccellenze in cantina e la classifica delle etichette "top"

Giovani imprenditori che investono e credono nel settore vinicolo siciliano affiancati dalle eccellenze, ormai veri e propri leader, trascinatori e ambasciatori nel mondo delle produzioni della nostra regione. Nella guida annuale del Giornale di Sicilia «Vini di Sicilia 2024», giunta al suo settimo anno, c’è il lungo viaggio tra gli oltre centoventi produttori: in vendita da domani (1 dicembre) a 3,50 euro più il prezzo del quotidiano. La guida è stata presentata questa mattina Palermo, a Palazzo dei Normanni, con un talk sul futuro delle aziende del settore che ha visto dialogare fra gli altri l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino e l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, moderati dal direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano: «C’è una necessità di continuare un percorso iniziato ormai quasi dieci anni fa - spiega Romano - in cui promuoviamo una delle eccellenze della nostra regione, che poi è anche un po' la mission del Giornale di Sicilia, che denuncia ma promuove quando questo è meritevole di essere fatto. Le cantine sono cresciute sempre di più nel tempo e sono certificate da Slow Wine, cui sono affidate le recensioni e la classifica dei vini top». Il vino è uno dei punti di forza della Sicilia: esportato quasi in tutto il mondo, «è una vera e propria eccellenza» ha sottolineato Patrizia Monterosso, direttrice dalla Fondazione Federico II, che da quest’anno sostiene la guida e ha aperto le porte del Palazzo Reale per la presentazione: «Parliamo di cultura del nostro territorio - prosegue Monterosso - di saperi, di conoscenza, rispetto per l’ambiente e innovazione grazie alle nuove generazioni. L’epoca moderna ha diviso i saperi, pensando che la specailzzaione comportasse una divisione dei saperi. La cultura è dimensione complessa dove arti, tecniche e cura della terra fanno parte di una dimensione di un avanzamento del cammino della nostra Isola nel mondo». Un cammino nel quale la Sicilia e migliaia di imprenditori hanno già fatto passi da gigante ma che ancora ha bisogno di sostegno e internazionalizzazione: «Con il progetto Pofesr 21-27 - sottolinea Tamajo - stiamo finanziando il settore della ricerca e dell’innovazione che alzare la competitività della aziende. Dobbiamo aiutare le aziende siciliane a farsi conoscere nel mondo». E annuncia: «Quasi quattromila aziende avranno risorse regionali legate all'incremento del costo energetico: per intenderci, copriremo il 100% di incremento dei costi». «Dobbiamo crescere e innovare sul tema delle risorse idriche - aggiunge Sammartino - siamo una terra ad alta biodiversità: abbiamo la necessità di investire nelle nuove tecniche agronomiche». Durante la giornata sono state consegnate anche le certificazioni agli imprenditori, nella cerimonia condotta da Salvo La Rosa: a premiare Francesco Abate, coautore della guida con Giancarlo Gariglio, e Alessandro Marra, della redazione di Slow Wine: «La viticoltura siciliana è in crescita - ha detto Abate - sia sotto il profilo qualitativo che dell’approccio dell’agricoltura. Abbiamo affrontato il tema della produzione sostenibile e si sta lavorando molto sono questo aspetto e i risultati non si sono fatti attendere». «Siamo ad oltre 130 aziende recensite - spiega Marra - raggiugniamo sempre piccoli e giovani produttori, il comparto cresce, è in salute e le prospettive non possono che essere rosee». Presente anche Lino Morgante, presidente e direttore editoriale del gruppo Ses Giornale di Sicilia-Gazzetta del Sud: «Il vino è una categoria dello spirito - sottolinea - nasce con la cultura siciliana e mediterranea: per questo la considero una operazione culturale prima di ogni cosa. È una nostra tradizione, che appartiene al nostro Dna e quest’anno possiamo presentare più cantine. Il vino è un grande ambasciatore, oggi abbiamo etichette importanti e qualità straordinaria».

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