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La siciliana Roberta Billitteri nel nuovo direttivo di Slow Food Italia

Produttrice del Fagiolo Badda a Polizzi Generosa, è tra i vicepresidenti dell'associazione. Alla guida la toscana Barbara Nappini

Roberta Billitteri, nuovo vicepresidente di Slow Food Italia
Roberta Billitteri, nuovo vicepresidente di Slow Food Italia

La siciliana Roberta Billitteri, catanese che vive a Polizzi Generosa, entra nel direttivo nazionale di Slow Food, l’associazione fondata da Carlo Petrini.
L’elezione del Consiglio direttivo, l’organo politico che segnerà la strada nei prossimi quattro anni, è arrivata al termine del decimo congresso di Slow Food Italia, che si è tenuto a Genova.

Una laurea in Scienze Politiche a Catania e un master in Affari Internazionali a Milano, Roberta Billitteri lavora nel mondo della cooperazione internazionale, occupandosi di comunicazione, fundraising e scambi giovanili. È anche cofondatrice a Palermo di una cooperativa che si occupa di turismo responsabile. Nel 2009 ha fatto una scelta di vita e di lavoro, trasferendosi a Polizzi Generosa, nelle Madonie, per occuparsi di agri-cultura. Lì ha iniziato a coltivare il Fagiolo Badda di Polizzi, presidio Slow Food. Dal 2014 è presidente dell’Associazione dei produttori del presidio. Coltiva anche il peperone di Polizzi Generosa che, nel 2016, ottiene a sua volta il riconoscimento di presidio Slow Food. Nel suo piccolo ma sostenibile laboratorio di trasformazione «Il Gusto dei Colori» coniuga tradizione, innovazione e qualità, lavorando i presìdi in modo artigianale e genuino.

Con lei eletti altri quattro membri: il campano Giacomo Miola, presidente di Metafarm Social Food Lab, organizzazione culturale che si occupa della valorizzazione del patrimonio gastronomico e la relativa comunità locale, la toscana Barbara Nappini, fondatrice dell'associazione Il Grano e le Rose, che organizza attività sempre con lo sguardo rivolto a uno stile di vita sostenibile e responsabile, il lombardo Raoul Tiraboschi, avvocato civilista che si occupa dell’inserimento di persone in svantaggio sociale nella produzione e commercializzazione di verdura biologica, e l’umbro Federico Varazi, coordinatore di un gruppo di ricerca della Sezione di storia delle Geoscienze della Società Geologica Italiana e altri progetti di divulgazione scientifica. Barbara Nappini presiederà il Consiglio direttivo (prima donna alla presidenza di Slow Food Italia), gli altri componenti ricopriranno il ruolo di vicepresidenti.

Molti i temi sollevati dai delegati e adottati dal congresso. Tra questi, l’impegno a rivalutare e migliorare la qualità del cibo nelle mense scolastiche sostenendo le produzioni locali e tutelando così la biodiversità. Tra le mozioni poste in votazione, l’impegno a lavorare per costruire «la Slow Food degli ecosistemi», a combattere il consumo di suolo rafforzando il ruolo dell’agroecologia e l’invito a lavorare per garantire la vaccinazione alle categorie meno abbienti e alle fasce di popolazione più deboli, sia sul territorio nazionale, che in altri paesi. Infine, parte un programma destinato a piantare un albero per per ogni socio Slow Food (ventimila soci attivi, mentre sono 100 mila i volontari e gli attivisti) nei prossimi quattro anni, in collaborazione con la Fondazione AlberItalia - Enegan, azienda che produce energia verde al 100 per cento.

 

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